Giustizia & Impunità

Bayesian, “il comandante James Cutfield indagato”. Le domande sul portellone laterale. Attesa per le autopsie

L’iscrizione era questione di pochi giorni e così è stato. La procura di Termini Imerese – completate le operazioni di recupero dei corpi dal veliero Bayesian e terminato il primo giro di audizioni – ha indagato, come riporta La Repubblica, per naufragio, omicidio plurimo e lesioni colposi il comandante, James Cutfield, neozelandese di 51 anni. […]

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L’iscrizione era questione di pochi giorni e così è stato. La procura di Termini Imerese – completate le operazioni di recupero dei corpi dal veliero Bayesian e terminato il primo giro di audizioni – ha indagato, come riporta La Repubblica, per naufragio, omicidio plurimo e lesioni colposi il comandante, James Cutfield, neozelandese di 51 anni. A una settimana dalla tromba d’aria a Porticello che ha fatto affondare l’imbarcazione, in cui sono morte sette persone, è arrivata la prima svolta giudiziaria.

Cutfield era stato sentito di nuovo dagli inquirenti. Il pm ha voluto chiarire con il capitano quanto emerso nel corso delle testimonianze raccolte dagli altri sopravvissuti e, in particolare, dagli ospiti che avrebbero dichiarato che non era stato dato nessun allarme nel corso dei 16 minuti che hanno visto affondare la nave. “La sola allerta che risulti lanciata dall’equipaggio del veliero è quella del razzo di emergenza, alle 4.38, quando ormai il superyacht si era inabissato per 50 metri e adagiato sul fondale”. In altre parole, chi è uscito, salvandosi, lo ha fatto spontaneamente. Molti i punti da chiarire anche se il portellone laterale era aperto.

Le autopsie sui cadaveri delle vittime sono state disposte. Gli esami sono irripetibili quindi gli eventuali indagati dovranno nominare consulenti di parte. Un’iscrizione potrebbe arrivare a breve anche per il suo vice e l’uomo che era in plancia quando si è scatenato il temporale e il downburst. Un’altra domanda che gli inquirenti dovranno porre è la posizione di tutti quelli che erano a bordo: come mai su 10 componenti l’equipaggio solo uno è deceduto mentre dei 12 passeggeri ne sono morti sei? L’equipaggio era già sul ponte consapevole della bufera e non ha dato l’allarme a chi invece dormiva ancora nella propria cabina?

I nove componenti l’equipaggio sono ancora nell’hotel Domina-Zagarella a Santa Flavia (Palermo) che è sempre blindato e off limits ai giornalisti. Le vittime del naufragio sono state Recaldo Thomas, cuoco di bordo; Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International; sua moglie Anne Elizabeth Judith Bloomer; l’imprenditore britannico Mike Lynch; la figlia Hannah Lynch; il legale di Lynch Chris Morvillo e sua moglie Neda.