“In futuro, lo ammetto, vorrei giocare in un club europeo“. Quel futuro oggi è diventato presente per Tomas Palacios. E si chiama Inter. Difensore atipico se ce n’è uno: nato come attaccante, oggi il suo compito è quello di fermarli. Argentino classe 2003, 21 anni, soprannominato “La Torre del Pampa” per la sua altezza: 196cm con un mancino delicato e una padronanza del dribbling che per un difensore non è scontata. Un profilo giovane, su cui la nuova proprietà Oaktree ha deciso di puntare: sarà lui il “vice-Bastoni”, soprattutto per caratteristiche. Rapidità di pensiero e intelligenza tattica.

Nella stessa squadra di Retegui e Pastore
Comincia tutto a General Pico, nella provincia de La Pampa (da cui deriva poi il suo soprannome), ex club di Mateo Retegui e Javier Pastore. Tutti lo vedono come l’attaccante del futuro: maglia numero 10, alto ma agile e ottimo colpitore di testa. Poi, al Talleres l’intuizione che gli svolterà la carriera: Palacios viene arretrato in difesa e da lì cambia tutto, diventando uno dei migliori interpreti del ruolo in Argentina. Manca ancora la convocazione in nazionale maggiore: per ora può “accontentarsi” di alcune presenze con l’u20 di Javier Mascherano.

“Quando sono vicino alla porta avversaria penso a quando, da piccolo, giocavo centravanti. Mi aiuta a prendere la decisione giusta”. E in effetti, c’è il video di un suo gol che sta spopolando sui social nelle ultime settimane. Una prodezza contro l’Atletico Tucuman: una galoppata fino alla trequarti con un’ottima conduzione di palla e bordata mancina che finisce sotto il sette. In quel caso, la porta era davvero lontana ma il fiuto del gol non lo ha di certo perso.

“È un ragazzo con potenzialità importanti, tali da poterlo far diventare un giocatore d’élite un giorno. È un centrale che possiede un mix di fisicità e velocità. In più ha davvero ottime qualità tecniche che gli consentono di contribuire al gioco offensivo, sia impostando da dietro che uscendo direttamente palla al piede dal reparto arretrato. Anche i suoi cambi di gioco sono un fattore”. Parola di Martin Cicotello, l’allenatore che ha puntato con insistenza su di lui nelle ultime stagioni. Oggi, i risultati gli hanno dato ragione. E sul paragone con Bastoni: “Tomas è sulla strada giusta per arrivare a quei livelli. Deve crescere sotto certi aspetti, ma lo può fare. Il suo gioco aereo è buono, ma per la sua altezza credo possa crescere ancora di più lì. Poi in certi meccanismi tattici può crescere ancora, come tanti che fanno il salto in Europa in un calcio differente”.

Le cifre dell’affare
Per quello che sarà il 14esimo difensore argentino nella storia del club nerazzurro, la dirigenza sborserà 6,5 milioni di euro (più bonus, fino a un totale possibile di 11). Visite mediche e, poi, contratto quinquennale per Tomas Palacios. Per poter trattare e arrivare all’accordo definitivo, nelle scorse settimane il Talleres (club proprietario del cartellino) e l’Independiente Rivadavia (squadra in cui il calciatore gioca attualmente) dovevano trovare l’accordo per l’acquisto del 50% del cartellino del calciatore sul quale l’Independiente aveva il diritto di riscatto. Affare sbloccato e arrivo a Milano, sponda nerazzurra.

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