Ai microfoni del “Corriere della Sera” l'attore fa sapere: “Alba è divertente, abile, iperattiva. Non abbiamo inseguito un’illusione: era una relazione reale”
Si professa single da 8 anni, e fa sapere che con Alba Parietti è durata solo 6 mesi. Eppure la relazione tra Christopher Lambert e la showgirl italiana ha tenuto banco per tanti anni. “Forse in Italia, in Francia direi di no” commenta l’attore intervistato dal Corriere della Sera. “È durata sei mesi, una storia breve, è finita perché le storie a distanza sono complicate. Alba è divertente, abile, iperattiva. Non abbiamo inseguito un’illusione: era una relazione reale”.
Tra i maggiori seduttori del cinema, Lambert definisce “sacrosanto” il movimento MeToo e ammette come qualcosa sia cambiato anche nel proprio modo di agire: “Bisogna stare attenti agli eccessi. Io, per dire, non entro più in ascensore solo con una donna, a meno che non sia la mia fidanzata”. Tre i film che lo hanno visto protagonista, uno dopo l’altro, negli anni ’80 contribuendo alla sua fama: Greystock, Subway e Highlander, eppure quest’ultimo, malgrado sia il più scolpito nell’immaginario comune, non è in cima alla lista dei suoi preferiti. “A mio gusto personale, il cuore batte per i primi due. In Highlander ricordo che parlavo ancora un inglese accademico e primitivo” ammette.
Nel corso dell’intervista spazio anche a qualche ferita del passato, come quella provocata dalla forte miopia di cui l’attore soffre: “Da ragazzo è stato un complesso” confessa. “A scuola dicevano che ero strabico, correvo in bagno, mi specchiavo e mi dicevo che non era vero. Non posso portare le lenti a contatto perché sono allergico. Ho cercato di usare la miopia nella recitazione”.
Diverso il problema con l’alcol, da cui però Lambert è riuscito a liberarsi: “È stato come con le sigarette. Un giorno mi sono detto: ora basta. Mi stavo facendo del male”. Nell’immediato futuro dell’attore c’è la consegna dell’ennesimo riconoscimento ottenuto in carriera. A Venezia ritirerà infatti il Filming Italy Venice Award: “Il Lido mi piace perché non ha il caos del mercato, è l’unico grande festival dove si va solo per i film. Ma non ho nulla contro il tappeto rosso, mi piace incontrare i fan” chiosa.