“Lavoratori ‘licenziati‘ con un semplice whatsapp all’interno dello stabilimento Yokohama di Tivoli”. A denunciarlo è il segretario generale della Filt Cgil Rieti Roma Est Roberto Terziani annunciando che il sindacato “sarà al fianco dei lavoratori lasciati a casa senza lavoro e senza stipendio attivando, da subito, ogni azione di lotta necessaria compresa la proclamazione di una prima giornata di sciopero con presidio davanti la fabbrica per il giorno 2 settembre”. I 15 licenziati sono dipendenti della cooperativa Car On Click, che si occupa di stoccaggio e distribuzione di pneumatici per Yokohama.
Nella storica fabbrica di penumatici ex Pirelli ed ex Trelleborg di Tivoli, spiega il sindacalista, “i lavoratori della cooperativa vengono sospesi dall’attività lavorativa e conseguentemente dalla retribuzione per un tempo indefinibile, con conseguenti ripercussioni sul sostentamento delle relative famiglie. Tale condizione genera inevitabilmente una forte preoccupazione, per i contenuti e per le modalità, in tutti i lavoratori che operano in appalto presso il sito produttivo”. Inoltre, rileva Terziani, “ci giunge notizia di alcune nuove assunzioni all’interno del consorzio e/o cooperative che operano in appalto per espletare verosimilmente le lavorazioni non più operate dai lavoratori senza stipendio. Un eventuale anomalo ‘turnover‘ che sostituirebbe questi lavoratori ‘licenziati’ per assumerne altri lavoratori ai quali vengono applicate condizioni contrattuali di minor tutela, meno diritti e meno stipendio”.
“Non si possono licenziare 15 lavoratori via whatsApp”, commenta Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro di Montecitorio. “E’ quello che purtroppo è accaduto nell’azienda Yokohama a Tivoli il 23 agosto scorso. Da un giorno all’altro e senza nemmeno un’interlocuzione preventiva con il sindacato vengono buttati fuori dal lavoro e lasciati senza stipendio. Chiederemo con un’interrogazione parlamentare al governo di aprire un tavolo di crisi immediato e far recedere l’azienda dai licenziamenti. In Italia esistono leggi che tutelano i lavoratori che vanno preavvisati con tempi e modalità diverse da un semplice sms. Qui siamo davanti a un sopruso inaccettabile che va stigmatizzato con forza”.
Aggiornamento: il 29 agosto la cooperativa ha ritirato i licenziamenti comunicati con messaggio via WhatsApp
Lavoro & Precari
Filt Cgil: “Licenziati via Whatsapp i lavoratori di una coop che opera per la Yokohama di Tivoli”. Il Pd annuncia interrogazione
“Lavoratori ‘licenziati‘ con un semplice whatsapp all’interno dello stabilimento Yokohama di Tivoli”. A denunciarlo è il segretario generale della Filt Cgil Rieti Roma Est Roberto Terziani annunciando che il sindacato “sarà al fianco dei lavoratori lasciati a casa senza lavoro e senza stipendio attivando, da subito, ogni azione di lotta necessaria compresa la proclamazione di una prima giornata di sciopero con presidio davanti la fabbrica per il giorno 2 settembre”. I 15 licenziati sono dipendenti della cooperativa Car On Click, che si occupa di stoccaggio e distribuzione di pneumatici per Yokohama.
Nella storica fabbrica di penumatici ex Pirelli ed ex Trelleborg di Tivoli, spiega il sindacalista, “i lavoratori della cooperativa vengono sospesi dall’attività lavorativa e conseguentemente dalla retribuzione per un tempo indefinibile, con conseguenti ripercussioni sul sostentamento delle relative famiglie. Tale condizione genera inevitabilmente una forte preoccupazione, per i contenuti e per le modalità, in tutti i lavoratori che operano in appalto presso il sito produttivo”. Inoltre, rileva Terziani, “ci giunge notizia di alcune nuove assunzioni all’interno del consorzio e/o cooperative che operano in appalto per espletare verosimilmente le lavorazioni non più operate dai lavoratori senza stipendio. Un eventuale anomalo ‘turnover‘ che sostituirebbe questi lavoratori ‘licenziati’ per assumerne altri lavoratori ai quali vengono applicate condizioni contrattuali di minor tutela, meno diritti e meno stipendio”.
“Non si possono licenziare 15 lavoratori via whatsApp”, commenta Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro di Montecitorio. “E’ quello che purtroppo è accaduto nell’azienda Yokohama a Tivoli il 23 agosto scorso. Da un giorno all’altro e senza nemmeno un’interlocuzione preventiva con il sindacato vengono buttati fuori dal lavoro e lasciati senza stipendio. Chiederemo con un’interrogazione parlamentare al governo di aprire un tavolo di crisi immediato e far recedere l’azienda dai licenziamenti. In Italia esistono leggi che tutelano i lavoratori che vanno preavvisati con tempi e modalità diverse da un semplice sms. Qui siamo davanti a un sopruso inaccettabile che va stigmatizzato con forza”.
Aggiornamento: il 29 agosto la cooperativa ha ritirato i licenziamenti comunicati con messaggio via WhatsApp
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Aziende in crisi, licenziamenti, boom di cassa integrazione: tutte le grane del governo in vista di un autunno turbolento | Le mappe e i dati
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Giustizia & Impunità
L’Italia arresta e poi scarcera il comandante libico accusato di torture dalla Corte dell’Aja. Tutti i dubbi sul ruolo del ministero di Nordio
Zonaeuro
Von der Leyen a Davos invoca l’unità europea e si appella a Trump: ‘Negoziamo, rompere non conviene’. Zelensky: ‘Ue si dia una mossa, alzi la voce con gli Usa’
Politica
Ucraina, M5s e Avs: “Stop all’invio di armi, no agli attacchi in Russia”. Ma Pd: “Rispettare impegni presi”
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Perchè il capo della polizia giudiziaria libica Almasri arrestato sabato a Torino, per la Corte Penale Internazionale colpevole di crimini di guerra e contro la dignità umana, è stato scarcerato e rimandato in Libia? È una pagina inquietante, il governo deve spiegazioni". Così su X Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie nella segreteria nazionale del Pd.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Meloni non doveva fare la guerra in tutto il globo terracqueo ai trafficanti di esseri umani e arrestarli? Oggi invece ha liberato il trafficante e torturatore libico Almasri Habish e lo ha rimandato in Libia, nonostante un mandato di arresto della Corte penale internazionale. Che vergogna Giorgia Meloni". Lo dichiara il coportavoce nazionale di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Rimaniamo in attesa della conferma ufficiale e della motivazione che ha portato alla scarcerazione del trafficante di esseri umani libico arrestato nei giorni scorsi a Torino". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs.
"Naturalmente se questo personaggio potrà lasciare tranquillamente l’Italia invece di essere consegnato alla Corte Penale Internazionale per essere giudicato sarà chiaro a tutti - alla CPI, all’Interpol, alla comunità internazionale e ai cittadini del nostro Paese - che l’attuale governo italiano, Meloni, Nordio, Piantedosi proteggono i trafficanti di esseri umani e i torturatori libici".
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "È gravissimo che il comandante della polizia giudiziaria libica Najeem Osema Almasri Habish, arrestato domenica scorsa a Torino, sia stato rilasciato e rinviato in Libia, nonostante ci sia un mandato d’arresto della Corte penale internazionale. Presentiamo una interrogazione urgente al ministro Nordio affinché venga a riferire in aula già nelle prossime ore”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "La vicenda della scarcerazione del generale Almasri è gravissima. Domani mattina chiederemo conto al Ministro Nordio in aula di questa scelta che a noi sembra assurda. Cosa c’è sotto?". Così Matteo Renzi sui social.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - “Per il ministro Salvini, dal primo di gennaio i ritardi ferroviari sono tutta colpa dell'eversione e del sabotaggio. Peccato che i dati dell’ultimo trimestre, senza catene sulla linea, senza sabotaggi, senza esposti, dicano che il 72 % dei treni ad alta velocità è arrivato in ritardo, che il Frecciargento Bari - Roma non è mai arrivato in orario e che il Frecciarossa Reggio Calabria - Milano ha avuto un ritardo medio di 46 minuti, con picchi di 468 minuti". Lo ha dichiarato Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, rispondendo all’informativa del ministro Salvini sul trasporto ferroviario.
"I rimborsi complessivi dovuti a Trenitalia per ritardi dei treni sono superiori a 100 milioni di euro l'anno: circa 8 milioni e mezzo di euro al mese. Davanti a questa situazione emergenziale, ancora una volta il Ministro evita di discutere in aula la sua strategia dei trasporti. Avremmo voluto sapere dal Ministro se conferma la scelta di aumentare l’offerta dell’alta velocità, atteso il fatto che questo aumento contrae la possibilità di manutenzione ordinaria e quindi la prevenzione dei guasti".
"Soprattutto perché, se su quella stessa rete si pensa di mettere un terzo operatore, l'usura sarà ulteriormente esasperata. È su questo che avevamo chiesto un'informativa del Ministro: sui ritardi, sui guasti, sui disagi, sulle strategie per le politiche del trasporto pubblico in Italia, non sugli esposti sacrosanti. Ancora un’occasione perduta”.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Giorgia Meloni voleva inseguire i trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, ne era stato arrestato uno libico in Italia e invece di dare seguito alle richieste della Corte penale internazionale che lo accusa di crimini di guerra e contro la dignità umana, lo hanno rimandato impunito in Libia. Il governo chiarisca immediatamente perché Almasri è stato scarcerato e lasciato andare". Così la segretaria del Pd Elly Schlein