Le esequie dell’attore si sono svolte nella tenuta francese di La Brûlerie, fuori dalla quale una folla di fan si è riversata per rendergli omaggio
Circa cinquanta persone tra familiari e amici. L’addio ad Alain Delon è stato una cerimonia privata, intima, per pochi. Come l’attore – scomparso lo scorso 18 agosto all’età di 88 anni – avrebbe voluto e come i figli, Anthony, Anouscka e Alain Fabien, hanno ritenuto opportuno. Nessun cellulare: foto vietate. Nella tenuta francese di La Brûlerie, a Douchy (sud di Parigi), solo gli affetti più stretti hanno dato l’ultimo saluto al divo de “La piscina”. Tra i presenti, gli attori Muriel Robin, Nicole Calfan e Geraldine Danon (figlioccia di Delon).
Subito fuori dalla proprietà si è riversata una folla di fan che ha attaccato ai cancelli biglietti, omaggi e fiori. A salutare e ringraziare i presenti nei pressi della villa, poco prima dell’inizio dell’esequie – presiedute da Mons. Jean-Michel di Falco (amico stretto di Delon) –, i figli Anthony e Alain Fabien che, insieme ad Anouscka, si sono detti “profondamente commossi dal fervore e dall’affetto dimostrato dai fan in Francia e in tutto il mondo”. E, in effetti, alcuni hanno guidato per ore soltanto per lasciare fuori dalla tenuta quadri e disegni dedicati all’attore. Tra questi, un collage con un’immagine di Loubo, il cane dell’interprete di “Zorro” che, contrariamente ai desideri del padrone, non sarà soppresso.
Grande assente alla cerimonia Claudia Cardinale, attrice 86enne e compagna di set di Delon ne “Il Gattopardo” di Luchino Visconti. Secondo quanto rivelato dal suo agente ad Afp, come riporta Vanity Fair, troppo addolorata per partecipare. “Mi chiedono di dire parole…, ma la tristezza è troppo intensa e mi unisco al dolore dei suoi figli, dei suoi cari, dei suoi fan”, ha dichiarato.
“Non mi è stato nemmeno permesso di dirgli addio, è disumano”, le parole, invece, di Hiromi Rollin, la donna – indicata alternativamente come badante, dama di compagnia e compagna di Delon – spesso protagonista di controversie legali con la famiglia dell’attore.
Anche se privato, l’evento è stato supervisionato dalla polizia, che ha disposto diversi posti di blocco nei dintorni della villa. Inoltre, lo spazio aereo soprastante al villaggio di Douchy è stato interdetto per l’intero fine settimana. Almeno per adesso, nessun tributo nazionale. Anche se, secondo quanto riportato da Bfmtv, a settembre – in un luogo non ancora noto – potrebbe essere organizzata un’altra cerimonia alla presenza delle personalità del mondo del cinema e dello spettacolo. Quel che è sicuro, è che Delon riposerà in pace (come aveva richiesto) nella cappella che ha fatto costruire a La Brûlerie, nello stesso cimitero dove sono seppelliti i trentacinque cani che gli hanno tenuto compagnia durante la sua vita.