Il saluto fascista è “un gesto di ribellione”, sull’Ucraina Fratelli d’Italia sa di aver scelto misure impopolari, ma Giorgia Meloni è “pragmatica”. E d’altronde, si sa, “le donne sono più pragmatiche degli uomini”. La versione di Nicola Procaccini, europarlamentare di Fratelli d’Italia e co-presidente del gruppo dei Conservatori, è arrivata questa mattina in lingua inglese in un’intervista della rete britannica Bbc. Titolo del confronto, che si è tenuto a Roma: “Come ha cambiato l’Italia il governo di estrema destra?”. Procaccini, dirigente di partito e “confidente” di Giorgia Meloni, la sera prima della messa in onda ha commentato su X: “Mezz’ora sotto torchio del famigerato giornalista Stephen Sackur. In inglese… Alla fine ero sudato come se avessi corso la maratona”.
I punti toccati dal giornalista danno conto di tutte le questioni su cui gli occhi internazionali sono puntati sull’Italia: immigrazione, razzismo e fascisterie, ma anche la posizione sull’Ucraina. Gli italiani, ha assicurato l’esponente di Fratelli d’Italia, “non sono razzisti in genere, sono persone dalla mentalità aperta”. Il tema sport è arrivato subito dopo. Sackur ha ricordato il murale rovinato di Paola Egonu, di famiglia nigeriana, e le affermazioni di Roberto Vannacci sul fatto che la pallavolista non rappresenti l’italianità. Procaccini ha replicato: “Non è nel mio partito, è stato eletto nell’Europarlamento, e la sua non è la mia opinione. Penso che Paola Egonu sia italiana come me, il colore della pelle non conta. Il problema è che devi amare il tuo paese, e Paola Egonu lo ama. A noi importa questo”.
“Pensa che FdI non abbia problemi? Ha visto l’inchiesta di Fanpage che mostra membri giovani del vostro partito fare i saluti fascisti e nazisti, urlare ‘Sieg Heil’, chiamare “zio Benito” Mussolini?”, domanda il giornalista. Procaccini, che nei video del sito viene ripreso tra gli ospiti della giovanile, ha minimizzato e allontanato il problema dalle sedi di FdI: L’inchiesta non è stata corretta. Puoi trovare gente soprattutto negli stadi che fa il saluto romano, ma loro non sanno niente del fascismo, fanno quel gesto solo perché è contro il sistema”, e ancora: “è una ribellione stupida contro il sistema e la società, è uno stupido gesto di ribellione, niente più di questo”.
Il giornalista Bbc ha sottolineato tutti i controsensi del governo in carica, a partire da quelli sull’immigrazione, tra l’ammissione che si devono salvare i naufraghi e servirà aumentare il numero di ingressi nel paese (“nuove forze”), ma i sequestri delle navi delle Ong. Per Procaccini “non sono la soluzione”, e “alcune volte è sicuro che stiano lavorando con i trafficanti, e noi dobbiamo fermare le partenze illegali”.
Sul fronte ucraino invece è arrivata per la prima volta una considerazione contro le stesse decisioni del governo: “Impopolari”, le ha definite Procaccini. Anche quando Meloni era all’opposizione di Draghi ha sempre supportato le decisioni a favore di Kiev, “questa è la coerenza di Giorgia Meloni”, ma gli italiani “non sono contenti di pagare gli aiuti per l’Ucraina con le loro tasse, questa è una scelta impopolare. Ma lei è una leader, non una follower. Se pensa che è una scelta giusta per la pace, non ha paura di fare la scelta giusta”. Con considerazione finale: “Lei è sempre pragmatica. La conosco da quando eravamo ragazzini, siamo cresciuti insieme, ed è sempre rimasta la stessa. Lei è una donna, e forse le donne sono più pragmatiche degli uomini. Forse è una delle ragioni per cui lei è la prima donna a guidare l’Italia: la persona giusta al momento giusto”.