Caso Servillo-Pascale, per una volta è giusto dirlo: ben venga Tiktok

di Marco Marangio

“È un bene che sia almeno su TikTok”. A dire questa frase è Toni Servillo. Il tema è il film Loro. Tema che porta Francesca Pascale ad avanzare attacchi non troppo velati. Eppure, c’è molto di più oltre al caso Servillo-Pascale ed è bene proseguire con ordine.

Tutto ha avuto inizio nel podcast di Dario Moccia con ospite proprio l’attore partenopeo. In un’ora e più di intervista, si parla di tutto: dal teatro alla recitazione, per poi arrivare ovviamente al sodalizio cinematografico fra Servillo e Sorrentino. Grande Bellezza a parte, lo youtuber pone l’attenzione anche su Loro che, ultimamente, sta divenendo popolare grazie a TikTok. Molto utenti hanno iniziato a ricondividere gli spezzoni più emblematici della pellicola dedicato alla figura di Berlusconi sul caso delle Olgettine. Servillo interviene, ricordando ciò che è purtroppo noto: chi ha acquistato i diritti di antenna (Mediaset) non ha intenzione di distribuirlo in Italia. Né in home video, né in digitale. Infatti, fuori Italia si possono trovare edizioni fisiche dvd soprattutto tedesche e francesi.

Da qui, l’attacco della Pascale rivolto indirettamente a Servillo che annuncia la prossima uscita di un suo libro dedicato agli antiberlusconiani che (a suo dire) strumentalizzano la figura di Berlusconi. Al netto del triste caso di distribuzione (il quale meriterebbe un’analisi a parte e più accurata), il caso ci suggerisce di riflettere su un aspetto: quanto i social possono veicolare anche contenuti di valore.

Per una volta, è giusto e meritorio spezzare una lancia in loro favore. In primis nei confronti del social cinese. Poche volte, infatti, TikTok è stato menzionato positivamente. E a buona ragione: innumerevoli volte i contenuti hanno veicolato deplorevoli messaggi dal punto di vista etico e morale. In secondo luogo, è importante anche il medium dove è avvenuta l’intervista che ha poi generato le reazioni della Pascale (e non solo): l’intervista di Dario Moccia avvenuta sul suo canale Twitch e poi importata anche su YouTube.

Il famoso streamer ha avuto il merito non solo di ospitare uno dei migliori attori italiani degli ultimi 20 anni, ma soprattutto nel saper condurre egregiamente un’intervista tramite la quale sollevare temi importanti come appunto quello di Loro. In estrema sintesi: è essenziale riflettere su quanto spesso i social media possano essere “conduttori di valori” positivi anche a sostegno di altri media, come il cinema per l’appunto. Ciò a dimostrazione di un fatto: che non sempre un medium debba necessariamente contenere e diffondere messaggi inutili. Dipende dal canale di diffusione, dal tema e dal format.

Pertanto, se ciò è servito per ricordare una pellicola tristemente dimenticata come Loro, ben venga TikTok. Anche se di mezzo c’è anche la Pascale.

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