È amore. Improvviso, ma è amore. Matteo Salvini ha deciso di intestarsi la battaglia in difesa di cani e gatti. Bravo lui. Da fine giugno, sui social, si fa ritrarre in compagnia “dei nostri amici a quattro zampe”. E ha avviato una campagna contro l’abbandono. Oggi, giornata del cane, ha scritto un post coccoloso per incensare quelli che definisce “fedeli alleati dell’Uomo (sic) da tutelare e da proteggere dalla malvagità”. Ah, la malvagità. Concetto a dir poco ambiguo. Ambiguo come la Lega e come Matteo Salvini. Il suo partito, quando quest’anno è stata presentata la proposta di legge bipartisan per inasprire le pene sui maltrattamenti contro gli animali, ha presentato un emendamento per limitare il discorso ai soli animali domestici. Vale a dire: ok cani e gatti, degli altri chi se ne frega. A gennaio, poi, come denunciato da ilFattoQuotidiano.it, ha presentato la pdl per liberalizzare il più possibile la caccia (di cui tanto abbiamo scritto, promuovendo anche una petizione per chiedere di fermarla).
Cani e gatti, dunque. Non sarà perché – dati relativi al 2023 – in Italia ce ne sono quasi 19 milioni? Insomma, sai mai: basta che una minima parte dei proprietari si intenerisca di fronte ai messaggi del Capitano – e gli conceda il voto – ed è un attimo che i 2 milioni di voti delle Europee si impennino. Sparando – ops – nel mucchio, magari si porta a casa il risultato. Infatti, sparare. La Lega, col deputato Francesco Bruzzone in testa, sta facendo di tutto perché i cacciatori, in futuro, possano fare un po’ quello che vogliono. Senza controlli, senza la giustizia amministrative e le associazioni ambientaliste e animaliste a mettere loro i bastoni tra le ruote. A criticare Salvini è il M5s: “Farebbe ridere se non fosse tragico. Da un lato il ministro fa un post annunciando un progetto di legge per aumentare le pene detentive per chi maltratta o uccide gli animali. Dall’altra in commissione Agricoltura il presidente Bruzzone firma e vuole a tutti i costi portare avanti una legge che consente di uccidere impunemente gli animali, usarli come esche vive, quindi torturandoli – scrivono Sergio Costa, Ilaria Fontana, Alessandro Caramiello, Carmen Di Lauro e Gisella Naturale – delle due l’una: o per la Lega gli animali vanno tutelati solo se sono domestici e hanno quattro zampe, o Bruzzone ritirerà la sua proposta di legge giustamente definita spara-tutto”.
“Il post di Matteo Salvini che recita ‘giù le mani dagli amici a quattro zampe’ è schizofrenico e falso – aggiunge la capogruppo di Avs alla Camera, Luana Zanella – Il ministro Salvini conosce benissimo le pulsioni ultra-venatorie del suo partito, i tentativi di far crollare l’apparato di norme costruito negli anni per regolamentare la caccia su criteri scientifici. Perciò accreditarsi come amico e difensore degli animali è una missione impossibile”.
Però ha ragione Salvini. Perché se scrive che “il mio impegno e quello della Lega su questo tema è totale” vuol dire che ha ragione. E ancora: “Stiamo portando avanti un progetto di legge per aumentare le pene detentive per chi maltratta o uccide gli animali”. A parte il fatto che la pdl è ferma in Parlamento (proprio per l’opposizione del centrodestra), il Carroccio ha presentato una serie di norme per ascrivere gli aumenti di pena solo a chi maltratta gli animali da affezione.
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