Una domenica di controesodo contraddistinta da treni in tilt in mezza Italia. Da un lato i maxi-ritardi sulla linea Adriatica, dall’altro l’Alta Velocità bloccata sulla Roma-Napoli. In quest’ultimo caso è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per permettere il trasferimento dei passeggeri da un treno a un altro convoglio per proseguire il viaggio di rientro.

I problemi erano iniziati intorno alle 16.15 di domenica pomeriggio quando “un inconveniente tecnico” a un treno ha rallentato la circolazione ferroviaria sulla linea Alta Velocità in prossimità di Cassino, con conseguenze su buona parte del traffico ferroviario. Intorno alle 19 – temendo che la tensione dovuta al guasto e all’attesa del convoglio sostitutivo sfociassero in proteste che avrebbero ulteriormente rallentato la corsa – il capotreno ha chiesto la presenza delle forze dell’ordine. L’attesa e i caldo avevano infatti surriscaldato gli animi, con tutti i passeggeri che dopo un’ora fermi sotto al sole volevano trasferirsi sulle carrozze dell’altro treno appena entrato in stazione. Così a Cassino sono arrivate le gazzelle dei Carabinieri, poi le volanti della Polizia e quindi gli equipaggi della Guardia di Finanza. Le operazioni di trasbordo alla presenza sono poi state completate in maniera ordinata ed il viaggio è ripreso.

L’avaria al convoglio ha avuto ovviamente conseguenze su buona parte del traffico ferroviario sulla linea Roma-Napoli dell’Alta Velocità: i ritardi hanno interessato 27 treni mentre altri 7 convogli sono stati deviati nel percorso. La situazione è tornata gradualmente alle normalità intorno alle 19 dopo che il personale tecnico delle Ferrovie è riuscito a riparare il guasto.

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