Ha aggredito e minacciato i passanti in una zona residenziale di Moers nel Nord Reno-Vestfalia. E quando la polizia è intervenuta, ha tentato di aggredire gli agenti con due coltelli in mano. A quel punto i poliziotti hanno aperto il fuoco e lo hanno ucciso. La Germania, ancora scossa per l’attentato a Solingen, fa i conti con un nuovo tentativo di aggressione con i coltelli. Questa volta l’unica vittima è lo stesso aggressore, un cittadino tedesco di 26 anni.
Da giorni il Paese è attraversato da prese di posizione politiche e da manifestazioni nella città teatro dell’attentato con 3 morti rivendicato dall’Isis. La Germania deve fare in modo di “ridurre ulteriormente l’immigrazione irregolare” e “tutti devono adoperarsi per questo e qualsiasi cooperazione è benvenuta”, ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un’intervista alla Zdf dove ha parlato del suo incontro odierno con il leader del partito di opposizione della Cdu, Friederich Merz e delle reazioni dopo l’attacco da parte di un siriano sostenitore dell’Isis.
“Il fatto è che siamo migliorati in termini di numeri di espulsioni, ma sono ancora lungi dall’essere buoni. Ed è per questo che è necessaria una stretta collaborazione tra il governo federale e i Laender, ma anche tra il governo e l’opposizione”, ha detto Scholz. Allo stesso tempo, il cancelliere ha ribadito che il diritto individuale all’asilo rimane intatto. “È scritto nella nostra Legge fondamentale e nessuno lo metterà in discussione con il mio sostegno”, ha precisato Scholz, aggiungendo che è particolarmente importante che coloro che cercano protezione siano protetti da coloro che abusano di questo diritto.