Tra i molti virus trasmessi dalle zanzare se ne aggiunge un altro ed è stato registrato anche in Italia. Stiamo parlando dell’Usutu, un Arbovirus a RNA messaggero molto simile al virus West Nile, la cui trasmissione avviene principalmente tramite la puntura della zanzara comune e contro il quale, ad oggi, non esistono né cura né vaccino. Nell’ambito di un piano di controllo nazionale promosso dal Ministero della Salute sono stati registrati dei casi di zanzare infette nel comune di Monte San Giuliano, nel Maceratese. Secondo gli esperti, tuttavia, non ci sono particolari criticità e, per ora, è stata avviata una procedura di disinfestazione nelle aree in cui sono state trovate le zanzare positive al patogeno. In Italia, i virus come Usutu e West Nile sono monitorati tramite un bollettino pubblicato periodicamente dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), legato al Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025.

Cosa è Usutu e come si trasmette – Il virus Usutu appartiene alla famiglia di flavivirus e fu isolato per la prima volta in Sudafrica nel 1959 in alcune zanzare del genere Culex neavei sulle rive del fiume Usutu dal quale prende il nome. In Italia viene trasmesso, invece, dalla zanzara Culex pipiens (la zanzara comune) che tende a pungere di notte o al crepuscolo. Sono risultate positive al patogeno anche alcune zanzare tigre, ma questa specie non sembra sia coinvolta in modo significativo nella diffusione del virus.

Fino all’inizio del millennio, si riteneva che il patogeno fosse diffuso solo in Africa, ma le indagini condotte negli ultimi venti anni hanno rilevato casi positivi anche in diversi paesi d’Europa, America e Asia. In Italia, nel 2017, sono stati accertati quattro casi positivi tra i donatori di sangue, di cui uno sintomatico registrato dalla Regione Toscana. Il Center for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti, in un articolo dedicato al patogeno, ha spiegato che nel settembre 2022 “quasi 200 persone sono state infettate dal virus Usutu in Africa e in Europa”. Il virus circola negli uccelli che lo trasferiscono alle zanzare che, a loro volta, lo passano alle persone pungendole. Non c’è la possibilità di un contagio uomo a uomo – come invece avviene per altre malattie trasmette dagli animali – ma, come il West Nile, si passa anche tramite trasfusioni di sangue, trapianto di organi, allattamento o trasmissione verticale (ossia dalla madre, al feto).

I sintomi – Il patogeno è molto vicino alla West Nile e può causare febbre, rush cutanei, epatite e ittero. Nei casi più gravi, l’infezione può avere conseguenze neurologiche come meningite, encefalite e disfunzioni dei nervi cranici. Nella West Nile i sintomi neurologici – che arrivano fino a convulsioni, tremori e difficoltà nella coordinazione – si presentano solamente nell’1% dei casi, mentre non è chiara la percentuale di questi disturbi in chi contrae l’Usutu. In casi molto rari e gravi il patogeno può causare paralisi e coma.

Come trattare il virus – Il trattamento dell’infezione da Usutu è solamente sintomatico, ossia di supporto. Non esistono una cura o un vaccino preventivo. Il miglior modo di salvaguardare la propria salute dal patogeno è, di fatto, empirico: bisogna infatti provare a proteggersi il più possibile dalle punture, tramite l’uso di spray repellenti o assicurandosi di mantenere salubri le abitazioni e soprattutto i giardini. La maggior parte dei casi positivi resta asintomatica o produce sintomi lievi, ma è comunque necessaria la tutela di soggetti fragili e con comorbidità.

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