“Possibile alleanza nel campo largo? Assolutamente sì, sui temi”: così Matteo Renzi continua a offrirsi al centrosinistra. Il leader di Italia Viva è alla disperata ricerca di un patto con i dem di Elly Schlein, ma pure con il M5s di Giuseppe Conte. E dopo il tris di interviste al Corriere della Sera in appena 40 giorni (l’ultima questa mattina), ecco Renzi anche ospite del programma ‘4 di sera’ su Rete quattro. L’intento è chiaro: l’operazione “Ritorno a casa”. a quando il flop alle Europee ha seppellito Italia Viva escludendola dall’Europarlamento, il suo leader si dimena per uscire dalla marginalità politica. “Non rientro nel Pd“, specifica Renzi in tv, “ma su tante cose si può trovare il compromesso“. E su una possibile alleanza pure con il M5s aggiunge: “Io ho mandato a casa Conte e ho portato Draghi. Non ho cambiato idea e non devo fare abiura“. Tutto si può dimenticare, secondo Renzi: “Per mettersi insieme bisogna non parlare più del passato e parlare di futuro”.
Renzi, insomma, tira dritto. Nonostante la base del Pd appaia decisamente contraria alla fusione a freddo, nonostante la netta chiusura degli ex Articolo 1 già rientrati tra i dem, nonostante quanto sostengono i sondaggisti, nonostante l’avversione netta del Movimento Cinque Stelle. Quando il 9 luglio Elly Schlein ha tolto le mandate alla porta dichiarando “non pongo veti, ma non intendo subirne”, a Renzi non dev’essere sembrato vero e l’abbraccio alla Partita del cuore è stato il grimaldello con il quale a iniziare a scardinarla. “Io non rientro nel Pd, il Pd ha una sua segretaria, Elly Schlein, che ha idee diverse dalle mie, ma su tante cose si può trovare un punto di compromesso. Schlein ha detto una cosa importante: bisogna superare i veti per stare insieme e battere le destre“, ha infatti ribadito Renzi su Rete quattro.
“Salari”, “sanità”, “liste d’attesa”, “autonomia” e “temi concreti”: nel centrosinistra “vogliamo un’alleanza sui contenuti: noi ci siamo”, pur “sapendo che possono esserci alleanze tra diversi”, ribadisce ancora Renzi. A chi gli parla delle distanze con Giuseppe Conte, “sull’averlo mandato a casa per fare arrivare Mario Draghi non faccio nessuna abiura: lo rifarei domattina e non ho cambiato idea – rimarca -. Ma se guardiamo solo al passato staremo sempre a litigare e non manderemo a casa il centrodestra”.
Poi Renzi torna su un altro concetto ribadito anche nell’ultima intervista al Corriere: “Noi siamo decisivi”. E in tv dice: “Sui numeri è vero non abbiamo più il 40% ma anche il 2,3% è decisivo nei collegi marginali“. E ancora: “Il tema importante è creare un’alternativa a Meloni e per farlo bisogna che si superino i veti”, conclude Renzi. Che poi attacca il centrodestra: “Secondo me non sta salvando questo Paese. Questa è la mia opinione dopo averli visti all’opera per due anni. Meloni aveva fatto un sacco di promesse e oggi siamo a discutere della famiglia Meloni e non delle famiglie italiane”. “Si è parlato di aereo più pazzo del mondo per il centrosinistra, in realtà, dopo questa estate, l’aereo più pazzo del mondo è un’espressione che io vedo bene per il centrodestra“, chiude l’ex premier.