Calcio

Szczesny si ritira a sorpresa dopo l’addio alla Juve: “Il corpo è pronto, ma il cuore non c’è più”. Il suo messaggio

“Ho lasciato Varsavia, la mia città natale nel giugno del 2006 per unirmi all’Arsenal con un sogno: guadagnarmi da vivere con il calcio. Non sapevo che sarebbe stato l’inizio di un viaggio di una vita”. Un percorso durato esattamente 18 anni: diciotto lunghe stagioni di successi, uscite a presa sicura e rigori parati. Anche pesanti. […]

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“Ho lasciato Varsavia, la mia città natale nel giugno del 2006 per unirmi all’Arsenal con un sogno: guadagnarmi da vivere con il calcio. Non sapevo che sarebbe stato l’inizio di un viaggio di una vita”. Un percorso durato esattamente 18 anni: diciotto lunghe stagioni di successi, uscite a presa sicura e rigori parati. Anche pesanti. Oggi, Wojciech Szczesny ha annunciato il ritiro dal calcio giocato, e lo ha fatto sui social con un lungo messaggio d’addio. “Non sapevo che avrei giocato per i più grandi club del mondo e rappresentato il mio paese 84 volte. Non sapevo che non solo mi sarei guadagnato da vivere con il gioco, ma che il gioco sarebbe diventato tutta la mia vita. Non ho solo realizzato i miei sogni, sono arrivato dove la mia fantasia non oserebbe nemmeno portarmi“. Una carriera giocata a grandi livelli: le prime volte in Inghilterra con Brentford e Arsenal, la crescita esponenziale con la Roma e la consacrazione definitiva in maglia Juventus. E i successi non sono mancati. “Ho giocato la partita al massimo livello con i migliori giocatori della storia senza mai sentirmi inferiore. Mi sono fatto degli amici per la vita, creato ricordi impermeabili e conosciuto persone che hanno avuto un impatto incredibile sulla mia vita. Tutto quello che ho e tutto quello che sono lo devo al bellissimo gioco del calcio”. Leader silenzioso e carismatico, mai una parola fuori posto: eccezionale portiere e persona. Dentro e fuori dal campo. E queste parole rilasciate a Foottrucktv ne sono un esempio: “Se la società che ti ha dato tanto ha bisogno di risolvere il contratto e ha bisogno del tuo aiuto, tu dovresti essere in grado di aiutarla”. E così è stato.

“Il corpo è pronto, ma il cuore non c’è più”
“Ho dato al gioco tutto quello che avevo. Ho dato al gioco 18 anni della mia vita, tutti i giorni, senza scuse. Oggi, il mio corpo si sente ancora pronto per le sfide, il mio cuore non c’è più. Sento che in questo momento è giunto il momento di dedicare tutta la mia attenzione alla mia famiglia – la mia fantastica moglie Marina e i nostri due bellissimi figli Liam e Noelia. Pertanto ho deciso di ritirarmi dal calcio professionistico“. Schietto e sincero come ha sempre abituato nelle diverse dichiarazioni post-partita. Glaciale, ma solo all’apparenza. Un ringraziamento ai tifosi “per il supporto e le critiche, per l’amore e l’odio” e per essere a tutti gli effetti “la parte più bella e romantica del calcio“. Con l’Al-Nassr avrebbe guadagnato 40 milioni in due anni. Poi, la brusca frenata e la risoluzione del contratto con la Juventus. Szczesny costruirà il suo futuro ripartendo dal Paese che ha difeso per più di 80 partite, dalla Polonia e dalla “sua” Varsavia. “Ora, ogni storia ha una fine ma nella vita ogni finale è un nuovo inizio. Quello che questo nuovo percorso mi porterà solo il tempo lo dirà. Ma se gli ultimi 18 anni mi hanno insegnato qualcosa è che nulla è impossibile e credetemi, sognerò in grande!”.