Strade chiuse, tombini ispezionati, metal detector: sono iniziate questa mattina per le strade di Terno d’Isola le operazioni dei carabinieri alla ricerca del coltello utilizzato la notte tra il 29 e il 30 luglio per uccidere Sharon Verzeni. Le ricerche sono concentrate in via Castegnate – dove la 33enne è stata colpita a morte dopo essere uscita di casa per una passeggiata – e nelle strade limitrofe.

Carabinieri e volontari stanno utilizzando i metal detector anche nelle aiuole e nei tombini. L’obiettivo è “individuare e repertare eventuali ulteriori indizi utili alla prosecuzione delle indagini”. Le attività di ricerca, disposte dalla procura di Bergamo, dovrebbero proseguire anche nella giornata di giovedì, come hanno annunciato ieri i carabinieri e il sindaco di Terno d’Isola, avvertendo i residenti della chiusura al traffico delle strade. Nelle scorse settimane erano già stati sequestrati diversi coltelli nel corso delle perquisizioni dei carabinieri ai pregiudicati della zona, armi che sono ancora sotto analisi dai Ris, anche se nessuna sarebbe quella impugnata dall’assassino. Le indagini sull’omicidio non hanno al momento consentito di identificare l’assassino, mentre si starebbe per chiudere il cerchio intorno all’uomo ripreso in bici subito dopo il delitto: potrebbe essere il killer o un testimone importante per capire cosa sia successo quella notte.

Alla ricerca di reperti utili a individuare l’assassino di Sharon sono scesi in campo anche i volontari del Mu.Re., il Museo Recuperanti 1915-1918 Alto Garda Bresciano, ente impegnato nella salvaguardia del patrimonio della Grande Guerra. Con i loro metal detector di solito vanno a caccia di reperti bellici e militari, oggi quegli strumenti li stanno utilizzando nelle vie e nel parco di Terno d’Isola per ispezionare tombini e anfratti, a caccia dell’arma del delitto. A guidare il gruppo di ricerca c’è Paolo Campanardi, detto “Gibba”, il protagonista della serie in onda su DMaxMetal Detective”.

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