La quattro volte campionessa del mondo racconta le sue emozioni prima di Parigi 2024: "Gareggiare a Versailles sarà il culmine di anni di lavoro"
L’amore smisurato per l’equitazione e una voglia digareggiare ad altissimi livelli. Quattro volte Campionessa del Mondo di Paradressage del Grado (titolo che detiene fino al 2026), ha conquistato la bellezza di 33 medaglie d’Oro ai Campionati italiani assoluti e due medaglie di bronzo ai Giochi Paralimpici Estivi di Tokyo 2020. Una vita a macinare trofei e medaglie internazionali, insignita per l’impegno e il prestigio che ha arrecato all’Italia del Collare d’Oro al merito sportivo dal Comitato italiano paralimpico (Cip) per due volte nel 2018 e 2022 e ha ricevuto anche il titolo di Cavaliere della Repubblica italiana dal presidente Sergio Mattarella. Si tratta di Sara Morganti, classe ’76, nata a Castelnuovo di Garfagnana (Lucca). Fa parte della numerosissima delegazione azzurra che parteciperà alle prossime Paralimpiadi di Parigi (28 agosto – 8 settembre).
Secondo le stime riportate dall’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism), di cui Morganti fa parte come associata e negli anni ne è diventata anche sua testimonial, nel mondo ogni 5 minuti viene diagnosticato un caso di Sclerosi multipla (Sm). Ci sono 2,8 milioni di persone che vivono con questa patologia. Se si traducono i numeri in un dato medio mondiale una persona su 3mila circa convive con la malattia. In Italia si stimano quasi 130mila persone con Sm. Morganti spiega al Fatto.it le sue sensazioni pre Giochi Paralimpici Estivi: “Partecipare a questo evento rappresenta il culmine di anni di duro lavoro e dedizione. Il mio obiettivo principale è quello di dare il massimo e di vivere ogni momento con intensità e passione. Gareggiare a Parigi, e in particolare nella reggia di Versailles, è per me qualcosa di magico”. L’atleta che ama i cavalli racconta di sentirsi travolta da mille emozioni tra eccitazione, ansia, gioia e gratitudine. Poter gareggiare all’interno di uno dei luoghi più visitati al mondo “rende tutto ancora più speciale. E’ come realizzare due sogni contemporaneamente, partecipare alle Paralimpiadi e visitare un posto che ho sempre considerato affascinante. Questa opportunità è unica e voglio coglierla appieno, godendomi ogni istante e portando con me le emozioni di un’esperienza indimenticabile”. L’atleta di Paradressage è entrata in contatto con Aism dopo i Giochi Paralimpici di Londra (2012). “Volevano incontrarmi e conoscere la mia storia, che magari poteva essere d’ispirazione per tante persone. Avevano bisogno della mia testimonianza e, nel frattempo, conoscendo l’associazione, ho trovato supporto e informazioni cruciali per affrontare la mia malattia” afferma. Aism si è rivelata una risorsa fondamentale. “Negli anni ho visto come questa associazione ha migliorato significativamente le opzioni di trattamento e gestione della sclerosi multipla. Sostenere Aism come testimonial è per me un modo per restituire ciò che ho ricevuto e aiutare altre persone nella mia situazione” sottolinea.
Morganti è una campionessa nello sport e spera di essere un riferimento positivo per altri nelle sue condizioni. “Raccontare la mia storia – sono sposata, laureata, ho partecipato alle Paralimpiadi e vinto tante medaglie – può essere di grande aiuto, soprattutto per un giovane che riceve una diagnosi di sclerosi multipla. Sento una forte responsabilità nel comunicare che, nonostante le difficoltà, è possibile vivere una vita felice e realizzare i propri sogni”. Un messaggio sostenuto anche da Francesco Vacca, presidente Aism: “Lo sport è un potente strumento di inclusione sociale, capace di sviluppare le abilità e migliorare la qualità della vita delle persone, anche di chi convive con la sclerosi multipla”, dice a ilfattoquotidiano.it. “È un antidoto contro la discriminazione, che ci permette di superare stereotipi e pregiudizi, affermando il diritto di ognuno a vivere appieno i propri sogni, oltre la malattia”.