Il latitante delle Brigate Rosse Leonardo Bertulazzi è stato arrestato in Argentina e sarà estradato in Italia a seguito della revoca dello status di rifugiato che aveva ottenuto nel 2004. Bertulazzi deve scontare 27 anni per sequestro di persona, associazione sovversiva e banda armata. Latitante dal 1980 era tra i responsabili del sequestro dell’ingegnere Piero Costa, della famiglia degli armatori genovesi, avvenuto nel capoluogo ligure nel 1977 e che fruttò al gruppo terroristico un miliardo e mezzo di lire (a fronte di una richiesta di riscatto inziale di 10 miliardi). Denaro utilizzato per finanziare molte delle azioni svolte dalle Br negli anni seguenti. 50 milioni di lire vennero utilizzati per l’acquisto dell’appartamento di via Montalcini 8 a Roma, dove venne tenuto prigioniero Aldo Moro per il periodo del suo sequestro.

Già arrestato nel 2002 a Buenos Aires, a seguito di una complessa attività di indagine condotta dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, unitamente alla Digos di Genova e all’Interpol era stato rilasciato qualche mese dopo. La polizia argentina ha eseguito la misura restrittiva alla presenza dell’Intelligence italiana e di dirigenti ed operatori delle forze di polizia in servizio presso la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione, la Digos di Genova e il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, presenti a Buenos Aires già da alcune settimane. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso profondo apprezzamento alle Autorità argentine.

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