La premessa, doverosa, è che inizia a circolare un certo scetticismo sui pianti a dirotto a beneficio di telecamera dello smartphone per realizzare video social. I fatti. Durante il programma radiofonico australiano 101.9 The Fox Melbourne, i conduttori Fifi, Fev e Nick hanno intervistato un meccanico, Nathan. Punto di partenza, un video postato su TikTok da una ragazza, Alice Bleathman, che piange disperata per essere stata truffata proprio dai meccanici che le hanno riparato il furgone: “Odio essere una ragazza a volte. So che molte donne vivono questo problema”. Al netto della veridicità della storia, il ‘gancio’ è servito per far parlare Nathan che ha ammesso di avere davvero messo un sovrapprezzo del 50% a tante fatture, soprattutto quando pensava che il cliente “non sapesse nulla di automobili”. “Succede da quando ero un apprendista. All’inizio non ero d’accordo, ma ora che ho la mia attività, con il costo della vita, l’affitto e i costi della gestione di un’officina, è necessario farlo”: insomma, le parole del meccanico fanno pensare a un uso diffuso. Non è una cosa che riguarda le donne in particolare, a detta sua, perché nel suo caso teme che poi, a casa, ci sia un uomo che si accorge della fregatura. Secondo Nathan, i clienti che fanno guadagnare di più sono “quelli con le auto aziendali” che quindi non pagano di tasca propria, oppure “gli uomini d’affari che non sanno nulla delle loro auto superperformanti. A loro si può aggiungere anche un 40-50% in più”. Chiaramente occorre comprendere che si tratta di un anonimo intervento radiofonico che ha fatto il giro di diversi siti e tabloid ma che resta, appunto, una testimonianza non verificabile.
@alicebleathman_Selling my kidney at this point.♬ original sound – alicebleathman_