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Migranti, Germania: “Più potere alle autorità, stretta su espulsioni e sussidi dopo l’attentato di Solingen”

Un nuovo pacchetto di norme su “migrazione e politiche di asilo”. Berlino prepara “misure dure” per “rispondere all’attentato di Solingen“. “Adotteremo ulteriori misure relative al diritto di soggiorno e al rimpatrio – ha annunciato la ministra tedesca dell’Interno, Nancy Faeser -. Inoltre, i rifugiati dovrebbero essere obbligati a lasciare il Paese più rapidamente se hanno […]

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Un nuovo pacchetto di norme su “migrazione e politiche di asilo”. Berlino prepara “misure dure” per “rispondere all’attentato di Solingen“. “Adotteremo ulteriori misure relative al diritto di soggiorno e al rimpatrio – ha annunciato la ministra tedesca dell’Interno, Nancy Faeser -. Inoltre, i rifugiati dovrebbero essere obbligati a lasciare il Paese più rapidamente se hanno commesso un reato con coltello. Nei cosiddetti ‘casi Dublino‘ in cui i Paesi ospitanti hanno già acconsentito all’ammissione, anche i sussidi dovrebbero essere cancellati. Il numero dei respingimenti poi, dovrebbe essere accelerato riducendo gli ostacoli burocratici”. Ai rifugiati che si recano nel loro Paese d’origine non per validi motivi, “come un funerale, dovrebbe essere revocato lo status di rifugiati o di persone bisognose di protezione sussidiaria”, ha detto ancora Faeser, aggiungendo che si sta lavorando sulle possibilità di espulsioni verso Afghanistan e Siria.

Nella conferenza era presente anche il ministro della Giustizia, Marco Buschmann. Nel caso dell’attacco di Solingen, le persone “sono rimaste scioccate dal fatto che il presunto aggressore era stato obbligato a lasciare il Paese ma poi non sia stato espulso. Per questo le espulsioni devono essere attuate in modo più efficace“, ha affermato il ministro, sottolineando che un focus particolare è previsto sui cosiddetti ‘casi Dublinò (richiedenti asilo arrivati in Germania dopo essere stati già registrati in un altro Paese Ue), per cui è prevista una task-force e sui casi in cui l’espulsione non è stata possibile perché la persona non è stata ritrovata, proprio come come avvenuto per il presunto aggressore con coltello a Solingen. “Tutto questo deve finire”, ha sottolineato più volte Buschmann.

“L’islamismo rappresenta una grave minaccia per la democrazia. Per poter agire contro queste strutture, i poteri delle autorità di sicurezza saranno ampliati in modo da poter combattere concretamente l’islamismo”, ha aggiunto Buschmann. “Chi ha un orientamento estremista non può ricevere asilo in Germania”, ha detto Buschmann, in riferimento alle misure che saranno adottate per accelerare le espulsioni dei richiedenti asilo che commettono dei crimini in Germania.

Fra le misure annunciate è previsto un inasprimento della legge sulle armi, con il divieto generale dei coltelli nei mezzi di trasporto pubblico di lunga tratta, su pullman e treni. Sarà anche più difficile ottenere un porto d’armi.

L’attentato – un attacco con coltello nel quale sono morte tre persone e per il quale è stato arrestato un siriano sostenitore dell’Isis – era subito stato legato con la decisione dell’ex cancelliera Angela Merkel di accogliere nel 2015 un milione di siriani che scappavano dalla guerra civile. “Grazie, Angela Merkel”, era la scritta che campeggiava su alcuni cartelli poggiati a terra sul luogo dell’attentato.