Il fotografo milanese è stato preso di mira per le sue posizioni pro-vax e sulle esigenze di immunizzazione di massa durante la pandemia
“Ho una malattia incurabile, sono dimagrito di 40 chili. Ma ho vissuto bene e non ho paura di morire”. A dirlo è stato Oliviero Toscani nei giorni scorsi, quando ha confessato di essere affetto dall’amiloidosi, una patologia rara dovuta ad un accumulo anomalo di proteine (gli amiloidi) negli organi e nei tessuti.
Nonostante solitamente, in situazioni drammatiche come questa, ci si comporti con empatia e rispetto, su X molti utenti hanno iniziato ad attaccare duramente Toscani. Il motivo? La strenua battaglia del fotografo contro i no-vax e il suo agguerrito sostegno alla campagna vaccinale per la lotta al Covid durante la pandemia. “Quando si dice il Karma. Ai più accaniti sostenitori dei topicidi fognari, viene presentato il conto. È salatissimo”, ha scritto un’utente sulla piattaforma. E sulla malattia, l’amiloidosi, qualcuno si improvvisa medico ed espone la sua teoria: “è uno dei possibili effetti collaterali di una roba che ha tanto difeso e che si è sicuramente fatto nel 2021. A volte le coincidenze eh…”.
Insomma, la notizia della malattia del celebre scrittore ha reso agguerriti più che mai i soliti ‘leoni da tastiera’, in questo caso bollabili anche come no-vax, verosimilmente, pronti ad attaccar briga a livello digitale in una vera e propria campagna anti-vaccinista post-litteram. Ma c’è anche chi interviene contro questa spedizione punitiva nei confronti del fotografo. Tra questi, anche Nino Cartabellotta, medico e presidente della Fondazione Gimbe: “Nessuno saprà mai chi sia stato il paziente zero del Covid. Oggi un branco di ‘sciacalli zero’ con nome e cognome si avventa sulla malattia e sulla sofferenza di Oliviero Toscani”, scrive su X.
Nessuno saprà mai chi sia stato il paziente zero del #COVID
Oggi un branco di “sciacalli zero” con nome e cognome si avventa sulla malattia e sulla sofferenza di #OlivieroToscani— Nino Cartabellotta (@Cartabellotta) August 28, 2024