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Alleanze, Schlein non chiarisce sul ritorno di Renzi in coalizione: “Non perdo tempo nelle polemiche con le altre forze di opposizione”

Campo largo, Renzi sì o no, coalizione a guida Pd: mentre i giornali e la dialettica interna alle forze di minoranza sono monopolizzati da questi temi, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein è tornata a parlare dopo una pausa estiva in cui è stata lontana dai riflettori, ma non dagli elettori. La leader dem, tuttavia, in conclusione di un incontro con gli iscritti ad Abbadia San Salvatore, in provincia di Siena, ha preferito non pronunciare parole nette sull’argomento delle alleanze, tema su cui evidentemente sono in corso molte interlocuzioni. Parafrasando il mondo del calcio, come quando un procuratore preferisce non rispondere sulla possibile nuova squadra del proprio assistito. Leggere per credere: “Dopo un’estate militante, propongo un autunno militante. L’esito delle Europee dimostra che non può esserci alternativa alle destre senza la nostra comunità” ha detto Elly Schlein in Toscana.

Le alleanze alle regionali – Nel frattempo, però, nel centrosinistra non si parla altro che del ritorno di Renzi nella coalizione a guida Pd. Elly Schlein, tuttavia, si è indirettamente tirata fuori dal dibattito: “Io non perdo tempo nelle polemiche con le altre forze di opposizione, il nostro avversario è il governo di Giorgia Meloni” ha risposto. Confermando, poche ore più tardi durante un evento nel livornese: “Se il Pd avesse fatto tutto bene, una come me non sarebbe diventata segretaria del partito. Le alleanze si costruiscono da tema a tema, non da nome a nome”.

Più loquace, invece, per quanto riguarda l’avvicinamento alle elezioni regionali: “Stiamo lavorando sulle alleanza – ha spiegato – per l’Emilia Romagna abbiamo costruito una bella coalizione con Michele De Pascale che è già in campagna elettorale. Di recente siamo riusciti a chiudere una bella coalizione intorno alla sindaca di Assisi, che si è candidata, una bravissima amministratrice, Stefania Proietti“. In tal senso, Elly Schlein ha parlato anche di Liguria, dove la faccenda Renzi minaccia di essere una grana non di poco conto (in Regione vuole essere all’opposizione, al Comune appoggia la maggioranza di Bucci): “Stiamo lavorando in questi giorni sperando di costruire una coalizione competitiva vincente – ha spiegato – Il nostro giudizio sul governo della destra alla Regione Liguria è pessimo, basti vedere le condizioni della sanità pubblica, basti vedere le liste di attesa”. Per la Toscana, ha invece detto, “ora è prematuro“.

Il ritorno della segretaria – Elly Schlein è tornata sulla scena politica da un posto piccolo, un paese di ex minatori dell’Amiata. Ha parlato davanti a oltre 250 persone, iscritti e militanti del Pd, ha annunciato un “autunno militante”, tagliato corto – come detto – sulle polemiche nel centrosinistra e indicato un solo avversario: il governo di Giorgia Meloni e delle destre. Meloni. del resto, è l’unico nome di un politico, tra alleati e avversari, che ha pronunciato in 30 minuti di intervento pubblico. Niente M5s, niente Conte, niente Renzi, non ha citato nessun altro. Ha ricevuto applausi sulla difesa della sanità pubblica, della scuola pubblica, e anche quando ha detto che si batterà contro la privatizzazione delle Poste, che chiuderà gli sportelli nei piccoli centri. La difesa delle aree interne – quelle rurali e montane, senza adeguati servizi – sarà un punto dell’agenda del Pd, ha fatto capire la segretaria, attribuendo rischi di ulteriore loro marginalizzazione “alla pessima riforma sull’autonomia differenziata del governo Meloni che spacca l’Italia in due e che non penalizza solo il Sud ma anche le aree interne”.