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Un neurochirurgo fa trapanare il cranio di un paziente alla figlia di 13 anni durante un’operazione: licenziato in tronco e la polizia indaga a tutto campo

La presunta vittima ha scoperto quello che è successo solo dai media lo scorso luglio

Una vicenda incredibile e surreale avvenuta in sala operatoria. Come riporta il giornale Bild, un neurochirurgo austriaco “ha lasciato che la figlia adolescente facesse un foro nel cranio di un paziente“. La presunta “vittima”, un uomo di 33 anni, avrebbe letto per la prima volta quanto accaduto proprio sui media. Il paziente è stato portato d’urgenza all’ospedale universitario di Graz, in Stiria, nell’Austria sud-orientale, in seguito ad un incidente avvenuto in una foresta.

Durante l’intervento chirurgico d’urgenza, il neurochirurgo , a cui era stata assegnata l’operazione, avrebbe lasciato che la figlia tredicenne partecipasse all’operazione e in particolare ad effettuare un foro nel cranio del paziente. L’operazione è andata – per fortuna – bene, ma il team chirurgico presente e il medico sono stati subito messi sotto torchio dall’ufficiale del pubblico ministero di Graz per far chiarezza sulla vicenda tutt’altro che professionale. Lo scorso aprile è stata inoltrata una denuncia anonima all’ufficio del pubblico ministero in merito alle accuse.

Dopo le prime indagini a fine luglio la presunta vittima ha scoperto tutto dai media e poi è stata informata dalla polizia. Naturalmente il neurochirurgo e un altro dipendente sono stati cacciati dall’ospedale e sono sotto indagine. “Non c’è stato alcun contatto, nessuna spiegazione o scusa, niente. Questo è semplicemente indegno”, ha detto l’avvocato del paziente, Freiberger.