Sui social l'attore si fa vedere mentre svuota il pick-up dei propri effetti personali prima di venderlo
Nelle scorse ore ha spento 38 candeline, e al tempo stesso Armie Hammer ha iniziato un nuovo capitolo della propria vita. Una vita che d’ora in poi non contemplerà più la presenza del pick-up con il quale ha fatto tanti viaggi. Il motivo? Non può permettersi la benzina, e quindi si è visto costretto a venderlo.
Da quando, nel 2021, alcune sue ex hanno mosso contro di lui accuse di cannibalismo e violenze, la vita dell’attore di Chiamami col tuo nome è drasticamente cambiata. Improvvisamente sulla sua carriera da attore è calato il sipario e di conseguenza anche il tenore di vita ne ha risentito. Questo nonostante dopo due anni di indagini il Procuratore distrettuale di Los Angeles abbia deciso di non procedere per insufficienza di prove a carico dell’attore.
Ad ogni modo Armie Hammer – che di recente si è sorprendentemente detto grato per tutto ciò che è accaduto – ha condiviso un video su Instagram nel quale spiega di dover vendere la sua automobile a favore di una più piccola, più facile da parcheggiare e soprattutto meno costosa per quel che riguarda la benzina.
“Sono tornato a Los Angeles da un paio di settimane. Questo è il mio pick-up” ha spiegato mostrando il veicolo dal quale deve separarsi. “Me lo sono comprato nel 2017 come regalo di Natale, l’ho amato tanto ma me lo sto vendendo. Da quando sono tornato a Los Angeles ci ho messo dentro circa quattrocento o cinquecento dollari di benzina, e non posso permettermela. Non posso più permettermi la benzina”.
Tanti i bei momenti vissuti a bordo del pick-up: dai viaggi in campeggio a quelli on the road, ma anche il tragitto dall’ospedale a casa dopo la nascita dei figli. “Ma sapete? Va bene così”, ha proseguito l’attore, “Ho una macchina nuova. È piccola, è ibrida. Probabilmente ci metterò circa 10 dollari di benzina al mese e questo è quanto”. E ha concluso: “Comincerò il mio compleanno con una nuova macchina, un nuovo appartamento e una nuova vita a Los Angeles”.