“Dal mio letto di morte alle Paralimpiadi è stato un viaggio folle”. Aggredita nel 2019 dal suo ex fidanzato, Tracy Otto è rimasta paralizzata dal petto in giù, con un uso limitato delle braccia e delle mani, e ha perso l’occhio sinistro. Cinque anni più tardi, la statunitense è un’atleta di tiro con l’arco paralimpica a Parigi. “Ho sempre voluto lasciare il segno ed essere una luce in questo mondo di oscurità. Voglio essere un esempio per le persone ferite come me e per le donne vittime di violenza: non siete sole“, ha raccontato alla BBC. E proprio grazie al nuovo ragazzo Ricky – che la segue in tutte le competizioni – che Otto ha stravolto la sua vita. E la sua carriera.

La notte che le ha cambiato la vita
Lasciato un mese prima, l’ex ragazzo di Tracy non accettava la separazione. “Il 24 ottobre (2019, ndr) ricordo di essermi svegliata con una torcia puntata sulla faccia e ho sentito la sua voce”. Armato di pistola, coltello e un paio di manette, l’ex fidanzato ha prima sparato due colpi a Ricky Riessle (attuale compagno di Otto), provocandogli un collasso polmonare e poi ha colpito con un proiettile all’occhio sinistro Tracy, pugnalandola alla nuca e paralizzandola, prima di violentarla sessualmente e consegnarsi alla polizia. “Aveva parcheggiato la macchina davanti a casa mia, era andato dietro e aveva guardato attraverso la finestra della mia camera da letto. Ci ha detto che ci avrebbe uccisi e che se non si fosse suicidato avrebbe chiamato la polizia”.

Nel gennaio 2023, si è dichiarato colpevole di due capi d’imputazione per furto con aggressione, due capi d’imputazione per tentato omicidio di primo grado, un capo d’imputazione per violenza sessuale e due capi d’imputazione per lesioni personali aggravate. L’ex fidanzato è stato condannato a 40 anni di carcere. “Non si tratta solo della paralisi e della sedia a rotelle che si vedono all’esterno, c’è molto altro all’interno che non funziona più“, ha dichiarato Tracy. “Il mio diaframma è paralizzato, il mio corpo non riesce più a regolare la temperatura corporea. Non riesco a regolarmi termicamente, e questo significa che non riesco più a sudare”. E c’è dell’altro: “Ho diversi problemi intestinali e vescicali. Il mio cervello non riesce a comunicare con il resto del corpo”.

La passione per il tiro con l’arco
Nel marzo 2021, la vita di Otto prende una nuova strada. Decisa a dare un impulso alla propria carriera lavorativa, Ricky le consiglia di avvicinarsi a uno sport in particolare: “Ero in macchina con Ricky e pensavo a quanto tempo avevo a disposizione: non potevo più svolgere lavori tradizionali. E ho pensato ‘perché non provi il tiro con l’arco?'”. E così è stato. A causa delle sue disabilità, Otto deve sparare con un’imbracatura appositamente progettata. In passato scoccava le frecce dalla spalla destra, ma ora usa la bocca. “Ho un sistema di rilascio che si adatta al polso: ho un cavo che passa attraverso il cappello e un apparato che mordo quando sono pronta a sganciare la freccia”.

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