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“Al quinto mese, in ospedale mi si sono rotte le acque e mi hanno detto ‘non c’è niente da fare’, è stato un trauma”: la moglie di Gordon Ramsey racconta l’aborto spontaneo

"È quella sensazione di vuoto, e poi la mattina dopo esci dall'ospedale e non hai più il bambino", le parole di Tara Ramsey durante il podcast Happy Mum Happy Baby

di F. Q.
“Al quinto mese, in ospedale mi si sono rotte le acque e mi hanno detto ‘non c’è niente da fare’, è stato un trauma”: la moglie di Gordon Ramsey racconta l’aborto spontaneo

Si chiama Happy Mum Happy Baby il podcast di Giovanna Fletcher nel quale la moglie di Gordon Ramsey ha deciso di raccontare un grande dolore che appartiene al passato ma che non è mai stato superato. Si tratta dell’aborto spontaneo al quinto mese del figlio Rocky, nel 2016. “Mi sono chinata per parlare con Gordon, e poi mi si sono rotte le acque. Siamo passati da ‘va tutto bene, ti stiamo solo monitorando’ a ‘il bambino sta per nascere. Non c’è niente che possiamo fare, ora dovrai partorire’, è stata la cosa più traumatica di sempre. Ci sono momenti che quasi non riesco a ricordare. Poiché li ho rimossi, non avevo mai avuto un aborto spontaneo”, le parole di Tana Ramsey sulla vicenda. In quel momento si trovava in ospedale per via di alcune perdite che l’avevano preoccupata. Al tempo il marito la rassicurò, guardandola negli occhi: “Non vado da nessuna parte, resto qui”. “È quella sensazione di vuoto, e poi la mattina dopo esci dall’ospedale e non hai più il bambino“, ha aggiunto Tara. Un trauma anche per lo chef che in un’intervista a People aveva detto: “Perdere Rocky è stata davvero dura. Vivere questo trauma è un momento che cambia la vita”.

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