Mondo

Appello di centinaia di artisti contro il Festiva di Venezia: “Indignati dal silenzio sul genocidio in corso a Gaza”

“Noi sottoscritti, artisti, registi e operatori culturali, rifiutiamo la complicità con il regime israeliano di apartheid e ci opponiamo all’artwashing del genocidio di Gaza contro i palestinesi all’81° Festival del cinema di Venezia. Due film proiettati al Festival, Of Dogs and Men e Why War, sono stati creati da società di produzione israeliane che sono […]

Hai già letto 5 articoli
questo mese.

PER CONTINUARE A LEGGERE

1 € PER IL PRIMO MESE

“Noi sottoscritti, artisti, registi e operatori culturali, rifiutiamo la complicità con il regime israeliano di apartheid e ci opponiamo all’artwashing del genocidio di Gaza contro i palestinesi all’81° Festival del cinema di Venezia. Due film proiettati al Festival, Of Dogs and Men e Why War, sono stati creati da società di produzione israeliane che sono complici nel mascherare l’oppressione di Israele contro i palestinesi”.

È un passaggio dell’appello di solidarietà con il popolo palestinese e di critica al festival di Venezia firmato da oltre 300 tra artiste, artisti, tecnici e professionisti del cinema italiano. Tra i sottoscrittori nomi di peso del cinema e nomi come Alessandro Gassman , Giuseppe Cederna, Ascanio Celestini, Valentina Cervi, Antonio De Matteo, Fabio D’Innocenzo, Sarah Felberbaum, Asia Argento, Moni Ovadia , Alice Rohrwacher, Greta Scarano, Laura Morante, Gabriele Muccino, Silvio Soldini. E poi musicisti e cantanti tra cui 99 Posse , Assalti Frontali, Malika Ayane, Elodie , Fiorella Mannoia, Lo Stato Sociale, Giuliano Sangiorgi, Levante, Paola Turci, Elisa Toffoli. Tra i firmatari anche il fumettista Zerocalcare.

L’appello ricorda come “la più alta corte del mondo, la Corte Internazionale di Giustizia, ha dichiarato che Israele sta plausibilmente perpetrando un genocidio contro 2,3 milioni di palestinesi a Gaza e che il suo regime di apartheid e di occupazione militare è illegale. Il procuratore della Corte penale internazionale ha chiesto alla Corte un mandato d’arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant, con l’accusa di “sterminio” e di “aver affamato deliberatamente la popolazione civile e causato la morte di decine di migliaia di persone innocenti”.

E ancora: “La Mostra del Cinema di Venezia è rimasta in silenzio sulle atrocità di Israele contro il popolo palestinese. Questo silenzio ci indigna profondamente. Come operatori artistici e cinematografici di tutto il mondo, chiediamo misure efficaci ed etiche per chiedere a Israele dell’apartheid di rispondere dei suoi crimini e del sistema di oppressione coloniale contro i palestinesi”

I promotori della sottoscrizione ricordano come in Europa già molti artisti si siano mossi con campagne di sensibilizzazione sul tema. Tra i nomi presi ad esempio Ken Loach, Brian Eno e Roger Waters che hanno anche espresso il loro sostegno alla campagna Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) nei confronti di Israele.