Televisione

“Il paragone con Barbara D’Urso non ha senso, siamo molto diverse. Mi hanno massacrata ma sono andata avanti, ora ho preso le misure”: parla Myrta Merlino

"Il servizio pubblico non è la Rai ma un modo di essere. Battaglierò per le cause in cui credo, trasformando Pomeriggio 5 nella casa delle donne", ha detto la conduttrice a La Stampa

di Giuseppe Candela
“Il paragone con Barbara D’Urso non ha senso, siamo molto diverse. Mi hanno massacrata ma sono andata avanti, ora ho preso le misure”: parla Myrta Merlino

“La maggior parte delle critiche erano pregiudiziali. Mi davano della snob, sostenendo che non ero un volto abbastanza popolare. Lo stesso paragone con Barbara d’Urso ha poco senso: siamo molto diverse e aver chiamato me era espressione di un cambiamento editoriale”, spiega Myrta Merlino in un’intervista a La Stampa: “Mi hanno massacrato, scrivendo di tutto. Mi sono sentita sotto assedio. A un certo punto però mi sono detta: non ti curar di loro, guarda e passa. E sono andata avanti”.

Dopo le voci su un suo spostamento su Rete 4 e la posssibile uscita da “Pomeriggio 5” (“lo dicevano già a Natale ma è tutto falso”), la giornalista tornerà per il secondo anno consecutivo alla guida del contenitore informativo di Canale 5 da lunedì 2 settembre, con una settimana in anticipo rispetto al competitor “La Vita in Diretta“: “Chi fa tv è perennemente sotto giudizio. Di certo l’anno scorso entravo in un programma che non era mio, dentro il quale dovevo riuscire a ritagliarmi uno spazio. Camminavo sulle uova. Ora è diverso: c’è ancora molto lavoro da fare, ma ho preso le misure, so cosa voglio e quali cambiamenti apportare”, spiega Merlino che vorrebbe raccontare, tra le altre cose, la rivalità tra Trump e Harris ma anche tornare sulla rottura tra Fedez e Chiara Ferragni.

“Fare servizio pubblico” anche su una tv commerciale perché “il servizio pubblico non è la Rai ma un modo di essere. Battaglierò per le cause in cui credo, trasformando Pomeriggio 5 nella casa delle donne. Accenderemo i riflettori anche sui diritti: dalla sanità negata alla tutela dei lavoratori. Desidero che il mio lavoro lasci un segno”. Dal punto di vista auditel l’ex volto di La7 si mostra soddisfatta: “Un pomeridiano si costruisce sul lungo periodo, però sì: abbiamo mantenuto il pubblico di Pomeriggio 5 (cosa non affatto scontata) riuscendo ad allargarlo. Ora ci sono più spettatori del Nord, giovani e scolarizzati”.

La giornalista Francesca D’Angelo chiede conto del suo carattere in apparenza spigoloso: “Nel privato sono molto materna. Sul lavoro invece ho imparato a esserlo. Quando vai in diretta sei senza rete, è un attimo sbagliare e la faccia ce la metto io. Quindi sono fanatica, perfezionista, per nulla diplomatica. Alcune critiche però sono state ingenerose”. Un riferimento al comunicato sindacale dei suoi ex collaboratori a “L’aria che tira“: “Le dirette sono come le partite di calcio: in campo ci si può spintonare, fuori ci si stringe la mano. Mi spiace che uno scatto d’ira, dettato dall’adrenalina del momento, sia stato trasformato in un atteggiamento complessivo“, ha concluso Merlino.

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