Una nube di anidride solforosa (SO2), proveniente dall’Islanda, sembra avvicinarsi all’Europa meridionale e anche la Sardegna sta monitorando la situazione. La nube si è generata a seguito dell’eruzione vulcanica del 22 agosto in Islanda. La SO2 è un gas tossico e incolore, che può causare forti irritazioni se vi si rimane esposti a lungo, ma i rischi in questo caso specifico sono bassissimi.
La nube islandese – Le eruzioni sono iniziate lo scorso agosto nella penisola islandese di Reykjanes, dal cratere non è uscita lava, ma i servizi meteo hanno da subito iniziato a registrare alti valori di SO2 nell’atmosfera. Che un’eruzione vulcanica produca questo tipo di gas non è insolito, le analisi satellitari di Copernicus avevano già registrato segnalazioni. Per l’andamento dei venti in questi giorni, la nube potrebbe arrivare a coprire Regno Unito, Francia, Spagna, Danimarca e anche l’Italia, nello specifico la Sardegna.
Che cosa è la SO2 – Non serve allarmarsi, infatti, i rischi rasentano lo zero. L’anidride solforosa o biossido di zolfo è un gas che si forma con la combustione del petrolio. È incolore, ma ha un odore pungente ed è altamente solubile in acqua. In concentrazioni molto alte, quindi dopo una lunga esposizione, la SO2 può provocare forti irritazioni alle mucose, alla pelle e alle vie respiratorie.