“Penso sempre che sia un dibattito un po’ surreale questo sulle alleanze. Le alleanze non si fanno da nome a nome ma da tema a tema. Vorrei ci concentrassimo molto su quello che serve all’Italia”. Sono le parole della segretaria del Pd Elly Schlein – ospite a In onda, su La7 – rispondendo a una domanda sul no di Giuseppe Conte a Matteo Renzi nel campo largo e sulla posizione contraria a Italia viva espressa da Goffredo Bettini.
Nonostante l’argomento sia al centro del dibattito politico da giorni, Schlein tergiversa ed evita di entrare nel merito della questione Renzi. L’apertura del Pd al leader di Italia viva ha creato numerosi malumori nel campo largo. “Il metodo dei vertici dem apre una ferita con il M5s. Resuscitare Renzi sarebbe una scelta incomprensibile”, ha dichiarato proco prima Giuseppe Conte commentando l’intervento di Goffredo Bettini su il Fatto quotidiano: per l’esponente dem, infatti, “il Pd deve cambiare, riconquistare autonomia dagli Usa e abbracciare la pace. Giusto lasciar cadere i veti, ma sarebbe stravagante dar le chiavi a Matteo”, ha affermato Bettini.
Con gli altri del centrosinsitra, ha detto Schlein, “ci sono indubbiamente delle differenze, altrimenti saremmo tutti nello stesso partito ma non credo che siano differenze che non si possano discutere e comporre“. “A volte si riesce a tenere insieme tutte le forze di opposizione alternative a questa destra, a volte non si riesce“, sottolinea Schlein. “Siamo impegnati in queste settimane in alcune campagne elettorali, in Emilia Romagna e Umbria, dove insieme supportiamo le candidature. La prima grande alleanza da fare – ha continuato – è quella con chi ha smesso di credere che il proprio voto fa la differenza. Alle Europee più del 50% ha rinunciato a votare: proviamo a costruire un’alleanza sociale“.
La segretaria del Pd evita di parlare direttamente di Matteo Renzi. È costretta a farlo quando le viene chiesto di commentare le parole di Pier Ferdinando Casini sull’incongruenza di Matteo Renzi che sostiene la giunta di Bucci a Genova e vuole stare col centrosinistra alle elezioni regionali. “Non si può stare con i piedi in due scarpe, senz’altro…“, ha detto Schlein. E proprio in merito alle prossime elezioni in Liguria la segretaria dem afferma: “Stiamo discutendo proprio queste ore e credo che bisogna fare presto perchè è passata qualche settimana dalle dimissioni del presidente Giovanni Toti. Stiamo al al lavoro per costruire una coalizione che sia competitiva, ma non la caliamo dall’alto. Proviamo a mettere avanti un progetto dialogando con le altre forze”. Ma, sottolinea, “non c’è una formula che la segretaria del Pd cala dall’alto sui territori , si è chiusa la stagione in cui il Pd ha la presunzione di dire ‘questo è il progetto, questo è il candidato, prendere o lasciare’. Stiamo dialogando con tutti per capire su quali grandi questioni siamo d’accordo”, ha agiunto.
Una parte dell’intervista è dedicata anche alla politica estera. “Il Pd ha contestato duramente a questo governo la mancanza di una iniziativa per uno sforzo diplomatico, di non aver fatto abbastanza”, ma sulla prudenza dell’Italia rispetto all’uso delle armi in territorio russo “non mi sento di criticarlo” perchè l’Ucraina “va sostenuta nella sua autodifesa. Attenzione però a non fare atti che possono portare direttamente la Ue in conflitto con la Russia“, ha detto Elly Schlein: “Quindi – ha concluso – attenzione a sostenere un Paese invaso ma sarei molto più cauta rispetto a questo tipo di intervento”.