L’obiettivo è quello di “riprendere le fila di questa emergenza che ha necessità sia di rivedere la strategia alla luce di quanto sta accadendo e anche di rivedere l’organizzazione che ruota intorno alla strategia”. Parola del commissario straordinario per la peste suina africana, Giovanni Filippini, che – intervistato dall’Adnkronos – parla dell’epidemia che dilaga nel Nord Italia con “24 focolai in atto negli allevamenti domestici di suini. In primis in Lombardia con 18 focolai, poi in Piemonte con 5 ed 1 in Emilia Romagna“. Il commissario, che si è insediato a metà agosto e che proprio ieri ha emesso un’ordinanza, assicura comunque che “c’è grande attenzione e lavoro da parte della struttura commissariale, del ministero della Salute, del ministero dell’Agricoltura e di tutti i protagonisti dell’emergenza che si sta gestendo”.
Era stata la stessa Unione europea a bocciare la strategia del governo italiano parlando di “misure insufficienti”. “La strategia – spiega il commissario straordinario – è quella di cercare di fermare assolutamente la circolazione del virus che in questo momento interessa gli allevamenti di suini domestici. Quindi la nostra ordinanza, che ho emanato proprio ieri, serve a mettere in piedi tutta una serie di misure e di provvedimenti atti a ridurre la possibilità che il virus vada a interessare altri allevamenti”. L’ordinanza riguarda tutte le zone di restrizione I, II, III in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna ed in primis richiede “un grande sacrificio agli allevatori che sono oggi all’interno di queste zone di restrizioni. Siamo tutti consapevoli che questo sacrificio è necessario per poter ridurre la circolazione di questa ondata epidemica molto importante nella speranza che questo virus non vada a colpire altri territori in questo momento indenni”.
Quanto ai sacrifici richiesti agli allevatori il commissario precisa: “Noi abbiamo bloccato tutte le movimentazioni in entrate e in uscita dagli allevamenti e quindi praticamente gli allevatori, al di là della possibilità in deroga di portare gli animali al macello, si vedono tutto bloccato. Quindi in questo momento – spiega – gli allevatori si trovano in una situazione in cui chiaramente non possono movimentare gli animali. Abbiamo bloccato anche tutte le movimentazioni di personale e mezzi che in questo momento non sono fondamentali all’attività routinaria degli allevamenti. Ovviamente – sottolinea il commissario – i mezzi che devono portare da mangiare agli animali possono muoversi ma con tutte le dovute cautele in termini di biosicurezza, disinfezioni e massima attenzione perché abbiamo a che fare con un virus molto cattivo non in termini di mortalità, ma soprattutto di capacità di diffondersi nell’ambiente”. “Il governo sta prendendo in seria considerazione il dramma e la situazione di grande difficoltà degli allevatori di suini e quindi i vari ministeri competenti, dell’Agricoltura, della Salute con le Regioni, stanno facendo una grande operazione per andare a verificare quali sono gli indennizzi in termini di risarcimenti dei danni diretti e indiretti che gli allevatori stanno subendo. Quindi è in essere una grande riflessione su questo tema e credo che non ci saranno problemi”, ha concluso il commissario straordinario Giovanni Filippini.
Intanto Fratelli d’Italia va all’attacco de il Fatto quotidiano per l’apertura del giornale di oggi dal titolo “Dall’alluvione ai maiali, Lollo incapace di tutto” che cita, tra l’altro, la protesta degli allevatori sulla peste suina così come dei danni per le alluvioni e la questione siccità. “Le campagne mediatiche volte a screditare l’attività del ministro dell’Agricoltura sono infondate e smentite puntualmente dai fatti, più o meno quotidiani”, dice il capogruppo di Fdi alla Camera Tommaso Foti. “Il ministro Lollobrigida – dice ancora Foti – contrappone un’azione efficace e meritoria, apprezzata e condivisa da tutte le associazioni del comparto agricolo che, a differenza di chi parla e scrive a sproposito, ben conoscono la complessità e le difficoltà del settore”. “Con cadenza ormai quasi quotidiana – accusa il presidente dei senatori Lucio Malan – occorre intervenire per smentire fake news diffuse da certa stampa di sinistra. Oggi il tema riguarda la peste suina e la siccità, due piaghe che hanno colpito l’agricoltura italiana e per contrastare le quali il ministero dell’Agricoltura è intervenuto prontamente dando risposte concrete”.