E tra le sue passioni, ovviamente, non potevano mancare altri sport all’infuori dei motori. Certo, per uno che di media viaggia a più di 300 km/h, è facile immaginarlo come amante del rischio e dell’adrenalina. E, in effetti, sembra proprio essere così. Come dimenticarsi di quella volta in cui Leclerc si è lanciato con un paracadute a Dubai? E, in quel caso, forse, la cosa più rischiosa è stata non comunicare nulla alla Ferrari: “Normalmente chiedo sempre il permesso – ha spiegato ad Autosport -, ma in quel caso ho pensato che se ci fossero stati problemi non avrei avuto l’opportunità di essere rimproverato…”. Per fortuna, poi, ce n’è stata l’occasione e al Cavallino “si sono un po’ arrabbiati quando lo hanno saputo”.

Oltre a quella sana voglia di adrenalina, però, Leclerc è rimasto affascinato anche da un altro sportivo che di sangue freddo ne ha in abbondanza. “Jannik Sinner? Ci incontrammo a Milano e ci scambiammo i numeri di telefono, siamo rimasti in contatto. Organizzeremo una partita a padel”, ha raccontato Leclerc a La Gazzetta dello Sport. Certo che per sfidare Sinner in uno sport con le racchette devi averne di coraggio…

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