In Brasile monta la polemica per il blocco di X. L’ordine di sospensione del social è arrivato venerdì 30 agosto, dopo che la piattaforma non ha nominato un rappresentante legale in Brasile.
Il giudice della Corte Suprema, Alexandre de Moraes aveva dato un ultimatum alla società di Elon Musk perché indicasse i suoi rappresentanti legali locali, ultimatum che è appunto scaduto giovedì senza che l’ex Twitter abbia fornito i nomi. Nel provvedimento de Moraes ha anche stabilito che verrà inflitta una multa giornaliera equivalente a 50mila reais (pari a 8.027 euro) per chiunque acceda a X usando una Vpn, e ha dato cinque giorni di tempo agli operatori telefonici affinché “inseriscano ostacoli tecnologici in grado di rendere impraticabile l’uso di X”.
Proprio il capitolo “multa” ha fatto storcere il naso a molti cittadini che l’hanno vista come una punizione alla stessa popolazione che esula dallo scontro personale tra il giudice de Moraes e Musk. Molti deputati di destra hanno espresso l’intenzione di chiedere un impeachment del giudice de Moraes con l’accusa di abuso di potere, parlando esplicitamente di dittatura. Mentre l’ex presidente Bolsonaro ha ironizzato sul suo profilo Threads: “Benvenuti in Corea del Nord”, ha scritto, attaccando anche il governo di Luiz Inácio Lula da Silva e ripostando un video realizzato prima delle elezioni del 2022 in cui definiva Lula “un ubriacone”. Anche il deputato Eduardo Bolsonaro, figlio dell’ex presidente, ha scritto su X che “l’ex detenuto Lula da Silva sostiene la censura dittatoriale”.
Politici e influencer di sinistra, invece, si sono schierati in difesa della decisione del giudice, incoraggiando gli utenti a utilizzare altri social, come Tiktok, Facebook e altri. Tra questi la deputata e presidente del Pt, il Partito dei Lavoratori di Lula, Gleisi Hoffmann, che ha usato il suo profilo su X per scrivere che “Musk non è altro che un playboy viziato, prepotente e arrogante. Lui è innamorato delle dittature come quella del 1964, sogna nuove ingerenze esterne nella difesa e nella sovranità dei Paesi sudamericani”.
Anche l’Argentina del rivale ultraliberista Milei si è fatta sentire: la ministra degli Esteri Diana Mondino ha dichiarato che il suo Paese vede “con enorme preoccupazione che sempre più Stati stanno limitando la libertà di espressione online”. Mentre “uno degli obiettivi di questo primo governo Milei – ha aggiunto Mondino – è trasformare l’Argentina in un faro di libertà”.
Lo stesso Musk, che da tempo porta avanti una disputa con il giudice de Moraes, che riguarda la rimozione di alcuni profili di sostenitori dell’ex presidente di destra Bolsonaro, sui social ha chiesto ai suoi follower di mandargli “prove” che il giudice abbia “commesso gravi, ripetute e deliberate interferenze elettorali durante le ultime elezioni presidenziali in Brasile“. “Secondo la legge brasiliana, ciò significherebbe fino a 20 anni di carcere. E mi dispiace dirlo, ma a quanto pare alcuni ex dipendenti di Twitter sono stati complici di questo suo gesto. Chiunque abbia esempi o prove in tal senso, per favore risponda a questo post”, ha scritto Musk sui social.
Intanto sta facendo discutere la decisione del Tribunale elettorale del Brasile (Tse) che, nonostante il blocco, sta continuando a pubblicare su X. Il canale social del tribunale ha promosso ieri, 31 agosto, DivulgaCand, una piattaforma legata alla giustizia elettorale verde-oro che con l’hashtag #VozdaDemocracia (Voce della Democrazia in italiano) permette di avere informazioni sui candidati alle elezioni che dovranno eleggere sindaci e assessori comunali ad ottobre. I media brasiliani hanno contattato il Tse per chiedere se il team che coordina i profili della Corte sui social media ha ancora accesso a X senza però avere alcuna risposta.
Mondo
Il Brasile si spacca dopo il blocco di X: la destra parla di “censura dittatoriale” e Musk cerca “prove” contro il giudice che l’ha sospeso
In Brasile monta la polemica per il blocco di X. L’ordine di sospensione del social è arrivato venerdì 30 agosto, dopo che la piattaforma non ha nominato un rappresentante legale in Brasile.
Il giudice della Corte Suprema, Alexandre de Moraes aveva dato un ultimatum alla società di Elon Musk perché indicasse i suoi rappresentanti legali locali, ultimatum che è appunto scaduto giovedì senza che l’ex Twitter abbia fornito i nomi. Nel provvedimento de Moraes ha anche stabilito che verrà inflitta una multa giornaliera equivalente a 50mila reais (pari a 8.027 euro) per chiunque acceda a X usando una Vpn, e ha dato cinque giorni di tempo agli operatori telefonici affinché “inseriscano ostacoli tecnologici in grado di rendere impraticabile l’uso di X”.
Proprio il capitolo “multa” ha fatto storcere il naso a molti cittadini che l’hanno vista come una punizione alla stessa popolazione che esula dallo scontro personale tra il giudice de Moraes e Musk. Molti deputati di destra hanno espresso l’intenzione di chiedere un impeachment del giudice de Moraes con l’accusa di abuso di potere, parlando esplicitamente di dittatura. Mentre l’ex presidente Bolsonaro ha ironizzato sul suo profilo Threads: “Benvenuti in Corea del Nord”, ha scritto, attaccando anche il governo di Luiz Inácio Lula da Silva e ripostando un video realizzato prima delle elezioni del 2022 in cui definiva Lula “un ubriacone”. Anche il deputato Eduardo Bolsonaro, figlio dell’ex presidente, ha scritto su X che “l’ex detenuto Lula da Silva sostiene la censura dittatoriale”.
Politici e influencer di sinistra, invece, si sono schierati in difesa della decisione del giudice, incoraggiando gli utenti a utilizzare altri social, come Tiktok, Facebook e altri. Tra questi la deputata e presidente del Pt, il Partito dei Lavoratori di Lula, Gleisi Hoffmann, che ha usato il suo profilo su X per scrivere che “Musk non è altro che un playboy viziato, prepotente e arrogante. Lui è innamorato delle dittature come quella del 1964, sogna nuove ingerenze esterne nella difesa e nella sovranità dei Paesi sudamericani”.
Anche l’Argentina del rivale ultraliberista Milei si è fatta sentire: la ministra degli Esteri Diana Mondino ha dichiarato che il suo Paese vede “con enorme preoccupazione che sempre più Stati stanno limitando la libertà di espressione online”. Mentre “uno degli obiettivi di questo primo governo Milei – ha aggiunto Mondino – è trasformare l’Argentina in un faro di libertà”.
Lo stesso Musk, che da tempo porta avanti una disputa con il giudice de Moraes, che riguarda la rimozione di alcuni profili di sostenitori dell’ex presidente di destra Bolsonaro, sui social ha chiesto ai suoi follower di mandargli “prove” che il giudice abbia “commesso gravi, ripetute e deliberate interferenze elettorali durante le ultime elezioni presidenziali in Brasile“. “Secondo la legge brasiliana, ciò significherebbe fino a 20 anni di carcere. E mi dispiace dirlo, ma a quanto pare alcuni ex dipendenti di Twitter sono stati complici di questo suo gesto. Chiunque abbia esempi o prove in tal senso, per favore risponda a questo post”, ha scritto Musk sui social.
Intanto sta facendo discutere la decisione del Tribunale elettorale del Brasile (Tse) che, nonostante il blocco, sta continuando a pubblicare su X. Il canale social del tribunale ha promosso ieri, 31 agosto, DivulgaCand, una piattaforma legata alla giustizia elettorale verde-oro che con l’hashtag #VozdaDemocracia (Voce della Democrazia in italiano) permette di avere informazioni sui candidati alle elezioni che dovranno eleggere sindaci e assessori comunali ad ottobre. I media brasiliani hanno contattato il Tse per chiedere se il team che coordina i profili della Corte sui social media ha ancora accesso a X senza però avere alcuna risposta.
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Buenos Aires in ansia per il “suo” Papa, dalla chiesa dove è cresciuto fino ai quartieri poveri. Tutte le news di oggi | Il bollettino di lunedì
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Atac per possibile pratica commerciale scorretta. L’istruttoria riguarda la qualità e la quantità dei servizi erogati nel triennio 2021-2023 rispetto a quanto previsto dal contratto di servizio con il Comune di Roma e prospettato ai consumatori anche attraverso la Carta della Qualità dei Servizi del Trasporto Pubblico. Lo comunica l'Antitrust in una nota.
In particolare, Atac avrebbe sistematicamente disatteso gli obiettivi relativi alla regolarità del servizio di trasporto di superficie e del trasporto metropolitana, ai presidi di sicurezza delle stazioni metropolitane, al funzionamento di ascensori, montascale e scale/tappeti mobili, nonché all’illuminazione delle stazioni della metropolitana.
A fronte del presunto mancato raggiungimento di questi obiettivi, Atac non sembrerebbe aver assunto misure correttive adeguate a colmare le ripetute carenze, né misure di adeguamento e/o di rimborso parziale delle tariffe applicate, in considerazione dei potenziali disagi arrecati ai consumatori. Ieri i funzionari dell’Autorità hanno svolto un’ispezione presso la sede della società Atac con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di finanza.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Se Cdu e Socialisti pensano di fare finta di niente, andando al governo confermando un inciucio fallimentare, non faranno il bene dell’Europa. Il voto di Afd, scelta da tantissimi giovani, è un voto di speranza, un voto che guarda al futuro. Per paura di Afd, la Cdu-Csu aveva espresso posizioni molto chiare che ora dovrà rimangiarsi per cercare un accordo con i Socialisti che, come un Pd qualunque, hanno straperso ma vogliono le poltrone come se nulla fosse. Per l’Europa sarebbe un pessimo segnale". Lo dice il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista a 'Libero'.
"Il cordone sanitario -aggiunge- non porta bene a chi lo fa, in Europa hanno tentato la stessa cosa contro la Lega e i nostri alleati, e hanno ottenuto che i Patrioti siano cresciuti in tutti i Paesi diventando terzo Gruppo a Bruxelles. Ormai Popolari e Socialisti sono chiusi in un bunker, perennemente sconfitti ma incapaci di vedere la realtà. Eppure continuo a sperare che le forze di centrodestra siano in grado di unirsi contro le sinistre, come da insegnamento di Silvio Berlusconi abbiamo il dovere di dialogare con tutte le forze alternative alle sinistre che spingono per l’immigrazione selvaggia, per la cancellazione delle nostre identità, della nostra agricoltura e del nostro lavoro".
Torino, 25 feb. (Adnkronos) - Oltre 100 persone indagate per traffico di stupefacenti e altri reati commessi all’interno delle carcerari. Una vasta operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Torino, insieme al Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria di Torino, è in corso da stamattina presto nelle province di Torino, Alessandria, Biella, Vercelli, Cuneo, Sassari, Savona Imperia e Modena, con perquisizioni sia in abitazioni che in istituti di pena.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.