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“Chiedi scusa ai palestinesi, ti comporti in modo disumano”: Roger Waters perde le staffe e attacca duramente Nick Cave

Il leader dei Pink Floyd reagisce alle recenti dichiarazioni del collega australiano, secondo cui il boicottaggio contro Israele serve a poco e niente

di Emanuele Corbo

Chiedi scusa ai palestinesi, ti comporti in modo disumano”. Roger Waters affronta a muso duro Nick Cave via social e lo rimprovera aspramente per non aderire al movimento per il boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni contro Israele (il cosiddetto BDS). “Non c’è niente di male ad avere torto, amico” scrive su Instagram il leader dei Pink Floyd, “Ovviamente il fatto che tu non ti opponga al genocidio è roba grossa, no? Ma ehi, nessuno è perfetto”.

La diatriba tra i due prosegue da diversi anni, dal momento che già in passato Cave si era rifiutato di accogliere l’appello del collega e di Brian Eno ad annullare alcune date a Tel Aviv. Ora la questione torna ad essere attuale poiché il musicista australiano ha rilasciato un’intervista per il podcast Reason nella quale ha dichiarato che, pur “non essendo amico del governo di Israele”, non è d’accordo con l’idea di “usare la mia musica per punire la gente comune a causa degli atti del governo”. Rifiutare di suonare a Israele equivale per lui a fare un danno ai fan e non certo al governo Netanyahu.

Non solo, l’artista sostiene che il modo in cui Waters si sta comportando sia “particolarmente dannoso per il movimento di boicottaggio”. E segue a spiegare il motivo: “In un certo senso, incoraggia gli aspetti peggiori dell’attuale governo israeliano che sfrutta l’atteggiamento isolazionista, del tipo ‘Il mondo intero è contro di noi’. [Il boicottaggio] viene utilizzato per promuovere i loro programmi nefasti e, allo stesso tempo, punisce i fan”.

Ma Waters – che con Eno era stato tra le figure di alto profilo che avevano chiesto nel 2018 il boicottaggio dell’Eurovision Song Contest ospitato a Tel Aviv – rincara la dose e chiamando il collega Nick “Fucking” Cave lo redarguisce: “Basta dire che ti dispiace. Ma non a me o a Brian Eno, non ce ne frega un cazzo. No, di’ che ti dispiace ai palestinesi. Unisciti al BDS e ci metteremo il passato alle spalle”.

L’ex Pink Floyd si espone anche in un video nel quale legge una lettera indirizzata all’Independent, che ha chiesto a lui e a Eno un commento dopo le affermazioni di Cave. Nella missiva Waters si cala nei panni di un genitore che trascina per strada il corpo del figlio che ha perso la vita per mano dell’esercito israeliano, e spiega come suonare in Israele significherebbe cancellare decine di anni di occupazione illegale e di genocidio: “Per favore, segui l’esempio di Roger Waters e Brian Eno e migliaia di altri attivisti del movimento BDS”. E conclude con toni altrettanto forti: “Ora Nick dovrò trovare un posto dove seppellire i resti di mio figlio”.

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