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“Dissero che avevo fatto soffrire Claudio Lippi, che l’avevo lasciato ma non è andata così. Mio marito più grande di 26 anni? Ci siamo sposati perché ho voluto io”: Luana Ravegnini si racconta

La conduttrice di Check-Up si è raccontata in una lunga intervista al Corriere della Sera: "Ho vissuto a Londra per dieci anni, ho seguito mio marito che aveva ricevuto una proposta allettante di lavoro lì. Ho dato priorità alla famiglia, volevo che mia figlia crescesse col padre accanto"

Luana Ravegnini è tornata in tv nel 2021 con Check -Up, RaiDue ma per anni è stata lontana dal piccolo schermo e ha raccontato il motivo al Corriere della Sera: “Ho vissuto a Londra per dieci anni, ho seguito mio marito che aveva ricevuto una proposta allettante di lavoro lì. Ho dato priorità alla famiglia, volevo che mia figlia crescesse col padre accanto. È stato un sacrificio: ho vissuto una città meravigliosa che, nonostante la meraviglia, non è riuscita a colmare il vuoto lasciato dalla mancanza dei miei amici, dei miei genitori, di Roma, della quale mi è mancato tutto. Ma non mi sono pentita…”. Suo marito, Renato Della Valle, ex socio di Silvio Berlusconi a Telepiù e immobiliarista, ha 26 anni più di lei: “Ho sempre avuto uomini più grandi, forse perché mio papà si è sposato molto giovane e mi è sempre mancata la figura protettiva. Ci siamo sposati nel 2008, l’ho voluto io, ci tenevo, ma lui già separato nicchiava. Abbiamo fatto un matrimonio molto intimo, non amo lo sfarzo. C’erano solo mamma, sua sorella, i miei e Adele che ha portato le fedi”. Impossibile non pensare alla lunga storia che Ravagnini ha avuto con Claudio Lippi: “Ero stata la sua valletta a Il pranzo è servito e fra noi non c’era mai stato nulla, ma quando andò a Tmc mi chiamò, andai a lavorare con lui a Milano e galeotta fu Milano. Siamo stati insieme sette anni”. Come mai è finita? “Avevamo aspettative di vita diverse, lui aveva già una famiglia alle spalle, due figlie, io non avevo figli e lui decise che, per il mio bene, sarebbe stato meglio che ci separassimo, ma sui giornali uscì il contrario, che l’avevo lasciato io e che l’avevo fatto soffrire. Non ho mai voluto rettificare, mi dissi: pensassero quello che vogliono”.