“Colpita una scuola che ospitava sfollati”, “Era un centro di controllo di Hamas”. Il giorno dopo la deflagrante notizia dell’esecuzione di sei ostaggi rapiti il 7 ottobre scorso durante l’attacco dei terroristi, arriva la notizia di un attacco aereo di Tel Aviv. Almeno 11 persone sarebbero rimaste uccise nel raid contro una scuola come riferiscono i funzionari sanitari al quotidiano The Guardian. “Undici persone sono rimaste uccise quando un raid israeliano ha colpito la scuola Safad, a Gaza City, che ospitava sfollati”, ha dichiarato il portavoce dell’agenzia di difesa civile Mahmud Bassal, aggiungendo che diverse persone sono rimaste ferite. Secondo un funzionario medico di Gaza, l’attacco ha preso di mira “una stanza usata dalla polizia“. L’esercito israeliano, invece, afferma di aver preso di mira “terroristi di Hamas che operavano da un centro di controllo in un’area che era la scuola di Safad”. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa: “Le forze israeliane hanno ucciso un uomo e un bambino che distribuivano cibo a Jenin nel corso dei raid che hanno ucciso 17 persone. I due sono stati uccisi ieri all’ingresso del villaggio di Kafr Dan, alla periferia della città di Jenin”.

La reazione Usa – Intanto il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin, ha parlato ieri con il suo omologo israeliano Yoav Gallant sul caso dei sei ostaggi giustiziati da Hamas, tra loro anche il cittadino americano di 23 anni Hersh Goldberg-Polin. Austin “ha trasmesso le sue più sentite condoglianze alle famiglie di tutti gli ostaggi uccisi e ha espresso indignazione per la loro esecuzione feroce, illegale e immorale per mano di Hamas“, si legge in un comunicato diffuso dalla portavoce Sabrina Singh. Il segretario alla Difesa americano “ha affermato che i leader” del movimento islamista palestinese “devono essere ritenuti responsabili dei loro crimini”, viene sottolineato. “Austin e Gallant hanno ribadito il loro impegno reciproco a raggiungere rapidamente un accordo di cessate il fuoco per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi”. Il capo del Pentagono “ha anche espresso le sue condoglianze per i tre ufficiali di polizia israeliani uccisi in un apparente attacco terroristico in Cisgiordania e ha espresso la sua preoccupazione per le crescenti tensioni e l’aumento dell’attività terroristica in quella zona”, aggiunge il comunicato Usa.

I negoziati – Gli Usa stanno, comunque, continuando a discutere con Egitto e Qatar dei contorni di un accordo finale su Gaza da “prendere o lasciare”, che presenteranno alle parti nelle prossime settimane: un eventuale rifiuto potrebbe segnare la fine dei negoziati guidati dagli americani, secondo un alto dirigente dell’amministrazione Biden, citato dal Wp. “Non si può continuare a negoziare. Questo processo deve essere interrotto a un certo punto”, ha affermato la fonte, secondo cui il ritrovamento dei corpi di sei ostaggi uccisi non fa deragliare l’accordo ma casomai “dovrebbe aggiungere ulteriore urgenza in questa fase di chiusura, in cui eravamo già”.

Foto di archivio

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