Un “corpo estraneo” e la sensazione di sentirsi “oppresso”. In un “malessere” di questo tipo, che nessuno aveva intuito, avrebbe innescato la furia del 17enne che domenica ha confessato di aver sterminato la famiglia: madre, padre e fratellino di 12 anni. Il minore è stato arrestato dai carabinieri per gli omicidi avvenuti nella casa familiare di Paderno Dugnano, vicino a Milano. Come riportano alcuni quotidiani, l’adolescente ha espresso questo sentimento di estraneità che covava, a suo dire, da un po’.

Il fratellino, 12 anni, la madre, 48 e il padre, 51, sono stati uccisi in casa a coltellate. In un primo momento non ha saputo spiegare meglio quello che è scattato nella sua mente, sembrando pentito in più circostanze e inframezzando il suo racconto con scoppi di pianto. Era stato lui stesso, subito dopo i fatti, a chiamare il 112 fornendo, però, sulle prime, una versione diversa, ovvero che aveva ucciso il padre dopo che questi aveva assassinato moglie e figlio. Ma l’ipotesi è durata solo poche ore.

Un “malessere”, questo il termine messo a verbale dal ragazzo davanti a inquirenti e investigatori, non solo in relazione alla famiglia, ma anche più in generale alla società. Ha pianto a lungo e chi l’ha visto nelle ore dell’interrogatorio ha trovato un ragazzo “fragilissimo”. Il 17enne si trova nel centro di prima accoglienza del Beccaria di Milano in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni.

Sabato sera, poche ore prima della strage, c’era stata la festa di compleanno del padre. “Era una famiglia fantastica, felice”, afferma il papà di un ex compagno di scuola del ragazzo. “Non so come possa essere successo”. Sulle pagine Facebook dei genitori compaiono numerose foto di famiglia, dei coniugi insieme o di uno dei due con i bambini. Le vacanze al mare, le gite in barca, in montagna, i momenti passati con i figli. Una famiglia come tante. Tra i commenti, sempre presente qualcuno a ricordare quanto fossero belli. Anche dalle scuole che frequentavano i ragazzi, dice la sindaca, “gli insegnanti hanno fatto sapere che i due erano entrambi tranquillissimi, senza alcun problema”. E proprio tra pochi giorni il fratello maggiore sarebbe dovuto tornare al liceo.

Il 17enne viene descritto da un ex compagno del liceo, che ultimamente lo aveva perso di vista, come “un ragazzo tranquillo e studioso, che faceva sport. L’ultima persona dalla quale ti aspetteresti una cosa del genere. Nessuno – aggiunge – sapeva di problemi con nessuno dei suoi familiari”. In molti, sui social, hanno voluto lasciare un pensiero dedicato alle vittime tramite alcuni commenti sotto ai loro ultimi post: “Non ci sono parole per quello che vi è accaduto – scrive un utente -, povera famiglia”. E ancora: “Siamo tutti sgomenti davanti a fatti così inconcepibili”. Numerosi anche i messaggi di cordoglio con scritto semplicemente “Rip” o “Che la terra vi sia lieve”.

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