Un’altra giornata di gravi incidenti sul lavoro. Un uomo di 75 anni è morto dopo essere caduto da una scala all’interno di un cantiere a Binzago, frazione di Cesano Maderno, in provincia di Monza. Ha perso l’equilibrio ed è caduto da un’altezza di circa 2 metri e mezzo. Un colpo fatale alla testa non gli ha lasciato scampo. Sono intervenuti i soccorritori del 118, la Polizia Locale e i vigili del fuoco che ne hanno accertato la morte. Sono in corso gli accertamenti dei tecnici Ats. Un altro operaio, 48enne, è rimasto ferito in un incidente sul lavoro a Guanzate, in provincia di Como: stava lavorando nell’azienda tessile Airily e ha avuto il torace schiacciato da una fustellatrice. Immediatamente soccorso, è stato trasportato in codice giallo presso ospedale Sant’Anna. Nel pomeriggio nel Comune di Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, un operaio edile è caduto da un’impalcatura di 6 metri provocandosi lesioni agli arti inferiori: è stato portato in ospedale a Careggi (Firenze) con l’elicottero di soccorso della regione Toscana Pegaso.

“In appena mezz’ora due incidenti sul lavoro in Lombardia: un morto e un ferito grave. Dolore e cordoglio per una mattanza che non accenna a finire”, commenta il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni. “Sono vicino alla famiglia del 75enne, che ha perso la vita in un cantiere a Cesano Maderno, in Brianza, e auguro una pronta guarigione al 48enne schiacciato da una fustellatrice, in un’azienda in provincia di Lecco. Quella appena passata è stata una estate di incidenti e morti sul lavoro nel silenzio assordante della ministra Calderone. È inammissibile che si perda la vita a causa della mancanza di adeguate misure di protezione e senza i controlli necessari a far rispettare le norme che ci sono. E’ intollerabile che a una certa età si sia costretti ancora a lavorare in condizioni pericolose, in un cantiere edile. Il lavoro povero, la precarietà, il lavoro nero e la diffusa pratica di appalti e subappalti al massimo ribasso continuano quotidianamente a mettere a rischio la vita di troppe persone. Rinnoviamo il nostro impegno affinché episodi come questi non si ripetano più. La sicurezza è un diritto sacrosanto di tutti i lavoratori, indipendentemente dall’età o dalle condizioni contrattuali”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Occupati record e disoccupazione in calo al 6,5% a luglio. Ma non sono dati così buoni come sembrano

next
Articolo Successivo

Aumentano gli occupati ma le ore si dimezzano: vi racconto una storia vera

next