“Se includere Renzi nel campo largo sarebbe un harakiri? Kamala Harris direbbe ‘mi faccia un’altra domanda’. Ma alla mia età…voglio rispondere”. Così con ironia Romano Prodi, ospite alla festa nazionale dell’Unità di Reggio Emilia, davanti a una platea dove sedeva anche la segretaria del Pd, ha risposto alla domanda su Renzi e il suo possibile ingresso nel campo largo. Prodi cita quindi De Gasperi alla conferenza di Parigi (“vedo che tutto tranne la vostra personale cortesia è contro di me”) e spiega: “Con Renzi tutto dovrebbe esser contro perché ha detto male di tutti, però c’è sempre la nostra personale cortesia”.

Ma l’ironia di Prodi continua con una citazione del vangelo: “Nel vangelo di San Luca si dice che ‘c’è più festa in paradiso per un peccatore che si pente, che per mille giusti’. Però bisogna primo che ammetta di essere un peccatore, secondo che si penta…”. Il ruolo di “confessore”? “È di Elly Schlein, non sono io”, dice ancora l’ex premier dal palco. E specifica: “Scherzi a parte, c’è bisogno di un’analisi politica. La politica esige una garanzia di continuità e quando io dico scherzosamente che bisogna riconoscersi peccatore e promettere di non farlo più vuol dire questo…serve un’adesione politica a un progetto con garanzie che il progetto venga portato avanti“.

“Il campo largo – ha auspicato, con un’altra battuta – può anche essere pieno di ulivi…”

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