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Si presenta in ospedale con un”intossicazione’ al pene a causa di un batterio che solitamente si trova nel riso. Ecco cosa è successo

La diagnosi è stata segnalata in una rivista medica come il primo caso in letteratura

di F. Q.
Si presenta in ospedale con un”intossicazione’ al pene a causa di un batterio che solitamente si trova nel riso. Ecco cosa è successo

Si è presentato in ospedale con arrossamento, gonfiore e croste e i medici non potevano credere ai loro occhi. Perché ad essere interessata da questi sintomi non era una parte del corpo qualsiasi, bensì il pene. È successo a un uomo di 38 anni che ha chiesto disperatamente aiuto agli urologi dopo aver notato il preoccupante stato di salute dei suoi genitali.

Dopo aver scoperto che i sintomi erano iniziati dopo un attacco di diarrea e vomito, i medici hanno voluto prelevare un campione dal pene dell’uomo per testare la presenza di infezioni. Così hanno scoperto tracce del batterio Bacillus cereus, che solitamente si trova nel riso lasciato a temperatura ambiente per troppo tempo. A quel punto, i medici hanno concluso che la rara infezione genitale dell’uomo è stata causata da un episodio di diarrea e vomito che si è verificato subito dopo un rapporto sessuale con la moglie.

I rapporti sessuali, si legge sul Daily Mail, possono aumentare il rischio che i batteri penetrino nella pelle a causa della maggiore circolazione di sangue. E sarebbe stato quello il momento in cui il batterio è entrato in contatto con i genitali dell’uomo. Una diagnosi inusuale, tanto da finire segnalata in una rivista medica, Annals of Medicine and Surgery, come primo caso in letteratura di intossicazione alimentare al pene. “In questo caso, è plausibile che la diarrea e il vomito che hanno contaminato il pene dopo il rapporto siano probabilmente la fonte dell’infezione cutanea”, hanno scritto gli autori dello studio.

Dopo essere stato trattato con l’acido fusidico, un antibiotico usato per trattare le infezioni agli occhi, al paziente è stato anche detto di lavare l’area ‘correttamente’ e di evitare sesso e masturbazione fino a completa guarigione. Un mese più tardi, l’uomo si è finalmente detto guarito dalla sua surreale infezione al pene.

LO STUDIO – Link

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