Cosa ci facevano due presidenti di seggio, in piena notte, all’interno dei locali (sigillati) dello scrutinio, quando ancora le schede per il rinnovo del consiglio comunale non erano state scrutinate? Due mesi dopo le votazioni di giugno, un giallo elettorale agita San Cesario sul Panaro, un comune di poco più di seimila anime, in provincia di Modena. Il sindaco Francesco Zuffi (appoggiato da “Insieme per San Panario” e dal Pd) è stato riconfermato con il 68,89 per cento dei voti, lasciando al 12.46 per cento Mirco Zanoli (Centrodestra per la rinascita-Lega-Fratelli d’Italia) e al 9,48 per cento Sabina Piccinini con la lista civica Nuovo San Cesario. E sono stati proprio i due sconfitti a raccogliere voci di paese riguardanti la presunta incursione nei seggi numero 2 e numero 5 da parte dei presidenti, di cui però non risulterebbe traccia nei verbali.

Le elezioni si sono tenute sabato 8 e domenica 9 giugno. Subito dopo la chiusura dei seggi è iniziato lo spoglio delle Europee, nel pomeriggio del giorno successivo (lunedì 10) quello delle Comunali. Dopo il primo spoglio (nella notte tra domenica e lunedì) i seggi sono stati chiusi, così scrutatori e rappresentanti di lista sono andati a casa. A questo punto comincia il mistero, formalmente giustificato come frutto di una dimenticanza, il che non ha impedito che una denuncia sia stata presentata ai carabinieri della tenenza di Castelfranco Emilia, con segnalazione alla Prefettura di Modena.

“A seguito di una richiesta di informazioni del candidato Zanoli – spiega Sabina Piccinini – la responsabile del settore Affari Istituzionali del Comune, Manuela Galletti, e la responsabile dell’Ufficio Elettorale, Liviana Maccaferri, hanno confermato l’ingresso notturno ai seggi ‘intorno alle ore 2.30 del 10 giugno, da parte dei due presidenti delle sezioni n.2 e n.5, sig. Ferri Alessandro e Rossi Luigi’”. Si tratta di presidenti di lunga data, con grande esperienza, eppure gli uffici comunali hanno accertato che entrambi “avevano dimenticato ai seggi la busta ‘3/COM’ contenente le schede autenticate non utilizzate per la votazione e le schede avanzate e non autenticate per le elezioni comunali”. Così, accompagnati da due vigili urbani e da due carabinieri in servizio al seggio, sono entrati nei seggi (“previa rimozione dei sigilli sulle porte di ingresso a cura degli stessi carabinieri, debitamente autorizzati a mezzo di intercorso contatto telefonico con il loro coordinatore”), hanno prelevato le buste dimenticate e le hanno consegnate ai vigili.

“Solo alle ore 4.33 del 10 giugno gli agenti di Polizia Locale hanno ricevuto le due buste necessarie per la successiva consegna al Tribunale di Modena – continua Sabina Piccinini – Dalla risposta non si comprende cosa sia accaduto nell’intervallo di tempo fra le 2.30 e le 4.33 del 10 giugno. A che ora i due presidenti di sezione hanno consegnato la busta ‘3/COM’ agli agenti di Polizia Locale? A che ora la busta ‘3/COM’ è pervenuta alla responsabile dell’Ufficio Elettorale? Non esiste alcuna verbalizzazione da parte dei due presidenti di sezione. Tantomeno, il comandante della Polizia Locale, Filippo Bonvicini, interpellato dal gruppo consigliare, riferisce che non c’è stata alcuna verbalizzazione da parte degli agenti di Polizia Locale presenti durante l’incursione notturna ai seggi”.

In una parola, i due presidenti si sarebbero dimenticati l’unica busta che dovevano consegnare in Comune, visto che lo spoglio non era ancora stato effettuato. Luigi Rossi, interpellato da ilfattoquotidiano.it non ha ritenuto di fornire spiegazioni. Quando aveva saputo della denuncia presentata da Piccinini e Zanoli, aveva però inviato un sms alla prima (il cui testo è finito in una integrazione della denuncia): “Prima di agire, tu e Zanoli dovevate parlare con me e Ferri. A me non frega assolutamente niente se non mi chiamano più a fare il presidente, la cosa grave che questo vs esposto avrà un effetto boomerang su di voi e alle regionali il Pd andrà all’80%. Complimenti!!!”.

I due candidati sindaci sconfitti non lanciano accuse specifiche, eppure si augurano “che la Procura possa avviare le necessarie indagini per chiarire una vicenda davvero anomala escludendo con assoluta certezza possibili manipolazioni del voto”. Sottolineano però una ulteriore anomalia, che si riferisce ad altre due sezioni e riferite a Eligendo, il sistema di comunicazione dati elettorali del ministero dell’Interno. In due casi l’esito dei risultati era apparso su Eligendo qualche minuto prima della chiusura dei verbali e quindi della comunicazione ufficiale dei risultati da parte della sezione elettorale. La risposta del Comune: è stata privilegiata la celerità dei risultati, comunicati dal presidente all’ufficio elettorale prima ancora della chiusura dei verbali. È così che sono finiti in tempi rapidissimi ad Eligendo.

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