La stretta dei talebani che vietano alle donne anche di cantare, ha incontrato un primo coraggioso argine. Decine di donne afghane hanno aderito a una protesta online contro la legge che proibisce alle donne di parlare in pubblico e ovviamente di fare musica. La novità maggiore della legge, che riporta ai tempi in cui la musica nel Paese era vietata proprio per volere dei Taliban, rigurda proprio la voce della donna che è considerata intima e quindi non deve essere sentita: né canto, né recitazione o lettura ad alta voce in pubblico. Le protagoniste si filmano mentre cantano, mostrando solo una piccola parte del loro volto. Sui social ci sono diversi filmati in cui le donne cantano, accompagnati da hashtag come “La mia voce non è proibita” e “No ai talebani”. Una delle canzoni più diffuse è “Bella Ciao” in lingua pashtu.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione