Musica

La favola di Emis Killa: dai localini con gli impianti rotti e quattro gatti sotto al palco all’evento con 25mila fan. Il racconto della festa per i 15 anni di carriera

L’evento, iniziato con una sessione di graffiti da parte di alcuni tra i migliori writer d’Italia, è proseguito poi con una gara di freestyle e si è concluso con un maxi-concerto

di Andrea Bressan
I GRAFFITI PER CELEBRARE IL MURETTO - 2/5

I GRAFFITI PER CELEBRARE IL MURETTO - 2/5

Graffiti, rap e tanti pullman presi dalla provincia di Milano per arrivare fino a San Babila con uno scopo solo: andare al Muretto (luogo per eccellenza in cui i ragazzi fanno gare di freestyle). Lì, alle spalle del Duomo dove – ci sono oggi molti locali e pizzerie che fanno da sfondo alla situazione – si ritrovano settimanalmente decine di ragazzi (e ragazze) che condividono una passione che li accomuna: il freestyle. Sfide di incastri, rime e basi storiche che hanno il dolce profumo dell’hip hop. “Il Muretto è luogo di aggregazione e pilatro dell’hip hop”, aveva detto Emis. Luogo in cui si respira storia di musica contemporanea, basti pensare che – per farsi le ossa – il Muretto è stato frequentato per anni da artisti del calibro di Jake La Furia, Marracash, Guè, Lazza, Fedez, Sfera Ebbasta, lo stesso Emis Killa e tanti altri.

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