Politica

Liguria, alta tensione nel centrodestra sulle Regionali. L’ira di Toti contro Rixi e Scajola: “Veto su Ilaria Cavo giustizialista e perdente”

Se il centrosinistra ha trovato a fatica un’intesa su Andrea Orlando, nel centrodestra la scelta del candidato presidente alle Regionali in Liguria sta creando una situazione di alta tensione. A lungo la figura in pole position è sembrata quella di Ilaria Cavo, una lunga carriera da inviata tv a Mediaset, attualmente deputata di Noi Moderati […]

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Se il centrosinistra ha trovato a fatica un’intesa su Andrea Orlando, nel centrodestra la scelta del candidato presidente alle Regionali in Liguria sta creando una situazione di alta tensione. A lungo la figura in pole position è sembrata quella di Ilaria Cavo, una lunga carriera da inviata tv a Mediaset, attualmente deputata di Noi Moderati e già assessora in entrambe le giunte guidate da Giovanni Toti. Oltre al gradimento dell’ex governatore imputato per corruzione, Cavo ha incassato pure quello di Fratelli d’Italia, prima forza a proporre il suo nome già a fine luglio. Negli ultimi giorni, però, l’ipotesi di una sua corsa è stata messa in crisi dalle prese di posizione di due esponenti di primo piano della coalizione, il viceministro leghista alle Infrastrutture Edoardo Rixi e il sindaco di Imperia Claudio Scajola. Scatenando le ire di Toti, che in un messaggio privato inviato ai referenti dei partiti – e rivelato dal Secolo XIX – ha accusato gli alleati di voler usare il processo nei suoi confronti come arma per imporre “veti a prescindere“, secondo una logica “giustizialista, debole e perdente“. E minacciando addirittura di ritirarsi dall’impegno in prima persona nella futura campagna elettorale se il garantismo non sarà la bandiera dell’alleanza di centrodestra.

Lo psicodramma inizia sabato scorso, quando a Pieve di Teco, nell’Imperiese, Rixi e Scajola incontrano gli amministratori del territorio a margine di un convegno. Il giorno dopo il XIX pubblica una ricostruzione secondo cui, nel corso del vertice, i due politici avrebbero definito la candidatura di Cavo “inopportuna e impresentabile“: un riferimento al fatto che la deputata sia stata lambita dall’inchiesta su Toti – pur senza essere mai indagata – come presunta beneficiaria dei pacchetti di voti chiesti dal governatore ai referenti della comunità siciliana del quartiere genovese di Certosa. Il viceministro leghista, ritenuto sulla carta il più forte candidato alla presidenza ma tiratosi fuori dalla corsa, smentisce con una nota che in realtà contiene una netta conferma: “Non ho mai detto – e nessuno in mia presenza ha detto – che l’onorevole Ilaria Cavo sia “impresentabile”. Ilaria Cavo è stata un ottimo assessore regionale con cui ho lavorato bene ed è, soprattutto, una persona rispettabile e un ottimo parlamentare. Resta il dubbio, sollevato da alcuni, sull’opportunità della sua possibile candidatura a presidente di Regione Liguria essendo una teste nel processo in cui è coinvolto l’ex presidente Toti”, sottolinea però. Parole di fronte alle quali l’ex governatore ha preso in mano lo smartphone per manifestare tutta la propria rabbia agli alleati.

Al convegno di Pieve di Teco, peraltro, Rixi aveva dettato in pubblico un altro requisito capace di escludere Cavo dalla lista dei papabili: “Non credo che il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Liguria possa venir fuori dalla giunta uscente, credo che debba essere un candidato che nasce dalla condivisione del territorio”. Lo stesso concetto, più o meno, è stato espresso da Scajola lunedì in un’intervista al Secolo XIX: “Ilaria è una buona parlamentare e ha alle spalle un’esperienza giornalistica di successo. È persona degna. Il problema non è che sarà testimone nel processo all’ex presidente, che ha oggettivamente governato bene. Il punto è che si è aperto uno scenario diverso. È un fatto e si deve scegliere con Toti la candidatura al momento più performante. Dobbiamo cogliere che cosa sta succedendo ora, senza veti personalistici”. Tradotto, tanti saluti a Cavo. Ora per resistere la deputata punta tutto sul partito di Giorgia Meloni. Lunedì su Rete 4 la premier non è entrara nel merito del dossier: “In Liguria le elezioni non erano previste, quindi ci vuole un attimo di tempo in più, ma troveremo un candidato adeguato a portare avanti l’ottimo lavoro che il centrodestra ha fatto per il rilancio della regione in questi anni”, si è limitata a dire.