Già nei giorni scorsi, Camera Moda aveva rilasciato un comunicato in cui precisava di non avere "alcun tipo di rapporto, relazione commerciale o professionale né con la signora Maria Rosaria Boccia, né con l'organizzazione Fashion Week Milano Moda"
“Maria Rosaria Boccia? Abbiamo inviato una diffida in quanto il marchio Milano Fashion Week è della Camera della moda da sempre e non può essere usato da nessun altro. Speriamo che presto scompaia quella dicitura dai social di questa signora”. Così Carlo Capasa, presidente della Camera nazionale della moda italiana, ha annunciato il provvedimento preso nei confronti dell’influencer e imprenditrice che sui suoi profili social si presenta come Presidente Fashion Week Milano Moda. La dichiarazione è arrivata a margine della conferenza stampa di presentazione della ‘Milano Fashion Week – Women’s Collection‘ tenutasi questa mattina a Palazzo Marino, in risposta alle recenti notizie di cronaca riguardanti la presunta nomina di Maria Rosaria Boccia come consigliera del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano per i Grandi Eventi e alle conseguenti interrogazioni parlamentari sollevate sul suo ruolo e curriculum vitae. La Boccia si è infatti autodefinita presidente della – peraltro inesistente – “Fashion Week Milano Moda” sui suoi profili social, sollevando dubbi e polemiche.
Già nei giorni scorsi, infatti, Camera Moda aveva rilasciato un comunicato in cui precisava di non avere “alcun tipo di rapporto, relazione commerciale o professionale né con la signora Maria Rosaria Boccia, né con l’organizzazione Fashion Week Milano Moda”, sottolineando così la propria estraneità rispetto a recenti affermazioni e vicende che hanno coinvolto la suddetta influencer.
La Camera Nazionale della Moda Italiana, fondata nel 1958, è un’associazione senza scopo di lucro che disciplina, coordina e promuove lo sviluppo della moda italiana, organizzando la Milano Fashion Week, una delle settimane della moda più importanti a livello internazionale. Questo evento rappresenta una vetrina fondamentale per il Made in Italy, contribuendo a consolidare la reputazione dell’Italia come leader mondiale nel settore della moda.