Era il 2003 quando Costantino Vitagliano divenne noto al pubblico televisivo, grazie alla partecipazione a Uomini e Donne nel ruolo di tronista. Da quel momento, fu presenza fissa in qualità di “opinionista” in diversi programmi tv: Buona Domenica, Pomeriggio Cinque e altri come Baila! (che vinse, nel 2011) e il Grande Fratello Vip (nel 2016). Poi cinema, altri progetti (il calendario Max) e un libro. Ma da allora molto è cambiato. La sua presenza nelle trasmissioni è diventata sempre più rara e da 9 mesi combatte con una rara malattia che ha scoperto di avere. Malattia che lo ha fatto avvicinare di più alla religione: “Invoco spesso Dio. Le cose brutte della vita ti portano inevitabilmente ad avvicinarti al Signore”, ha esordito in un’intervista rilasciata a Di Più. Quindi ha spiegato che anche le sue priorità sono mutate: “Devo prendere una pastiglia alle 8, fare un’iniezione alle 14 e poi, di nuovo, una pastiglia. Sono sotto cortisone e non devo fare sforzi. Da molti mesi la mia vita è così: faccio due esami del sangue al mese. (A Dio, ndr) Chiedo sempre la stessa cosa: di veder crescere mia figlia (Ayla, 9 anni, ndr). Non mi interessa altro”.
“Sono andato a San Giovanni Rotondo. Mi ci ha portato un amico pugliese: ‘Hai bisogno della sua mano miracolosa’, mi ha detto. Sono entrato nel santuario, ho fatto il segno della croce, il prete mi ha benedetto con l’acqua santa di padre Pio“, ha raccontato l’ex tronista. “Poi ho seguito il percorso dentro la chiesa, alla scoperta della vita del Santo. Sono rimasto in silenzio, in raccoglimento, colpito dall’imponenza del santuario. In quel momento mi sentivo bene, anche se ero uscito da poco dall’ospedale e fisicamente non ero certo al massimo. Il mio animo, però, era finalmente sereno”, ha affermato Costantino, nato a Milano 50 anni fa. Quindi ha spiegato i numerosi momenti difficili che ha dovuto affrontare: “Problemi sul lavoro, la morte dei miei genitori. E quando muoiono le persone care attorno a te, ti cede la terra sotto i piedi. Prima, ho detto addio a mia madre e poi, durante la pandemia, anche a mio padre, che si è lasciato andare. Non sapeva stare senza mamma”. Durante l’intervista ha anche rivelato: “Con mamma ci parlo spesso. Le sue ceneri sono in casa mia, dentro un’urna cineraria. Oltre ad avere tatuato sul corpo i loro volti, ho un rosario al collo, che si può dividere in due. Da una parte c’è l’immaginetta di mio padre, dall’altra quella di mia madre”. Infine ha concluso: “Quando guardo in cielo, mi viene spontaneo salutarli tutti e due con un bacio: ‘Ciao mamma, ciao papà. Vi prego, aiutatemi a vedere crescere mia figlia’”.
Già nel 2023, Costantino aveva parlato della malattia. Dopo essere stato ricoverato a fine novembre, aveva detto: “Sono ancora in ospedale, sono qui da una settimana per una cosa rara. Talmente rara per cui tutti gli esami che sto facendo non sono ancora arrivati alla conclusione di quale sarebbe la migliore terapia da intraprendere”. Poi, a Verissimo, aveva spiegato di averlo scoperto quasi per caso, recandosi in ospedale a seguito della rottura di un tendine. E di aver temuto il peggio: “Ho fatto 29 giorni di esami senza avere una risposta [..] Ho perso 12 chili in 10 giorni, ho pensato ‘Ok sto morendo e non me lo vogliono dire’. Alla fine siamo arrivati alla conclusione che non ho un tumore. [..] Sono un autoimmune, ho questa massa che mette l’aorta in pericolo quotidianamente“, aveva spiegato a Silvia Toffanin. Infine aveva concluso: “In ospedale stavo impazzendo e veniva fuori il brutto del mio carattere. Sono arrivato al punto che volevo strapparmi via tutto e andare via; muoio ma muoio da leone”.