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Addio Fomo, arriva la Jomo: ecco cos’è la “gioia di perdersi qualcosa”

Attenzione però: abbracciare la Jomo non significa isolarsi dal mondo o rinunciare a tutte le esperienze sociali

Alzi la mano chi non ha mai gioito segretamente per un appuntamento saltato all’ultimo minuto o chi non ha mai inventato una scusa per dare buca agli amici e starsene a casa sul divano in relax, magari in una piovosa sera d’inverno. Sì, perché belle le feste, le serate con gli amici, le cene mondane… ma la verità è che a volte si ha solo bisogno di staccare il telefono, restare a casa e godersi un momento di pace, tra libri, film e serie tv. Ecco allora che se siete tra gli estimatori di queste situazioni, allora potreste aver già abbracciato la Jomo (joy of missing out), ovvero la gioia di perdersi le cose. Che, neanche a dirlo, è l’esatto opposto della Fom (fear of missing out), la paura di essere tagliati fuori. A sdoganare definitivamente la tendenza è stata Julia Roberts nel nuovo spot per il profumo La Vie est Belle L’Elixir di Lancôme, in cui l’attrice premio Oscar abbandona l’ascensore che la porterebbe a una festa scintillante, scegliendo invece la libertà delle strade di Parigi. Questo gesto, apparentemente semplice, racchiude un significato profondo: la felicità non risiede nell’accumulare esperienze o nell’inseguire l’approvazione altrui, ma nel trovare la gioia dentro di sé.

Sì, perché nello spot, con la regia di Damien Chazelle (“La La Land”) la fuga di Julia Roberts diventa una danza liberatoria, un inno alla gioia di essere se stessi, lontano dalle luci della ribalta e dalle aspettative sociali. E ci invita a riflettere sul nostro concetto di felicità, che i social hanno contribuito a distorcere, infondendoci il bisogno di “esserci”, “taggarci”, per sentirci accettati e appagati.

Jomo vs Fomo: una scelta di vita
Come abbiamo detto, la Jomo, la gioia di perdersi qualcosa, si contrappone alla Fomo, la paura di essere esclusi. Mentre quest’ultima ci spinge a partecipare a ogni evento, a controllare ossessivamente i social media e a confrontare la nostra vita con quella degli altri, la Jomo ci invita infatti a rallentare, a disconnetterci e a riscoprire il piacere delle piccole cose. Se la Fomo è associata a un senso di insicurezza e alla necessità di sentirsi accettati, e viene alimentata dalla costante esposizione alle vite apparentemente perfette degli altri sui social media, generando ansia, stress e un senso di inadeguatezza. La Jomo, invece, ci ricorda che la vera felicità non si trova nell’accumulare esperienze o nell’ottenere l’approvazione degli altri, ma nel coltivare la nostra interiorità e nel vivere in armonia con i nostri valori.

Come abbracciare la Jomo nella vita quotidiana
Il ritorno dalle vacanze, con la sua rottura della routine, può essere allora un momento propizio per abbracciare la Jomo e ridefinire le nostre priorità. Ecco alcune strategie concrete per iniziare a concederci la “gioia di perdersi qualcosa”:

– Digital Detox: Disintossicarsi dai dispositivi digitali, anche solo per poche ore al giorno, può aiutarci a riconnetterci con noi stessi e con il mondo reale. Possiamo iniziare con piccoli passi, come lasciare il telefono in un’altra stanza mentre lavoriamo o leggiamo, o spegnerlo completamente durante i pasti o prima di andare a dormire.

– Tempo di qualità: Invece di riempire ogni momento libero con attività frenetiche, dedichiamo del tempo a ciò che ci nutre veramente. Può essere leggere un buon libro, fare una passeggiata nella natura, meditare, ascoltare musica o semplicemente rilassarci senza fare nulla.

– Relazioni autentiche: Coltiviamo relazioni significative con amici e familiari, basate sulla presenza e sull’ascolto reciproco. Invece di interagire solo attraverso gli schermi, cerchiamo di trascorrere del tempo di qualità con le persone a cui teniamo, condividendo esperienze ed emozioni reali.

– Riconoscere e apprezzare il presente: Impariamo a gustare i piccoli piaceri della vita quotidiana, come una tazza di caffè al mattino, un tramonto mozzafiato o una conversazione stimolante. La felicità si nasconde spesso nei dettagli, e la Jomo ci insegna a riconoscerli e ad apprezzarli.

– Dire di no: Non dobbiamo sentirci obbligati a partecipare a ogni evento o a soddisfare tutte le richieste degli altri. Imparare a dire di no con gentilezza ma fermezza ci permette di proteggere il nostro tempo e la nostra energia, dedicandoli a ciò che conta davvero per noi.

La Jomo come percorso di crescita personale
Attenzione però: abbracciare la Jomo non significa isolarsi dal mondo o rinunciare a tutte le esperienze sociali. Significa piuttosto scegliere consapevolmente come investire il nostro tempo e le nostre energie, privilegiando ciò che ci fa stare bene e ci aiuta a crescere come individui. La “gioia di perderci qualcosa” ci invita a guardare dentro di noi, a scoprire i nostri veri desideri e a coltivare la nostra autenticità. Ci insegna che la felicità non è un traguardo da raggiungere, ma un percorso da intraprendere, fatto di scelte consapevoli e di momenti di connessione profonda con noi stessi e con il mondo che ci circonda.