Brasile contro X, per me non durerà: Musk ha il coltello dalla parte del manico
A fine agosto, i giornali brasiliani escono in prima pagina con la notizia-bomba che il ministro del Supremo Tribunale Federale (Stf) Alexandre de Moraes ha ordinato la sospensione degli account di X, il social network ex Twitter, acquisito dal multimiliardario Elon Musk in ottobre 2022, che in Brasile conta circa 24 milioni di utenti. Per non farsi mancare niente, il giudice aveva già bloccato gli account di Starlink, il provider internet che SpaceX (entrambi di Musk) aveva lanciato nel 2019.
De Moraes rincara la dose, minacciando multe da 50.000 reais (oltre 8.000 dollari al cambio attuale) per coloro che scaricano la Vpn, un tunnel che collega i dispositivi a internet con icone di paesi differenti da quello reale, dove ci si collega ai fini di eludere intercettazioni e censure.
Se si considera che in Brasile il salario minimo mensile è R$ 1320, cioè 220 dollari, e che Starlink collega via satellite il 47% degli utenti registrati nel paese, si può facilmente dedurne che allo stato attuale la connessione internet è dimezzata. De Moraes ha giustificato i provvedimenti per la mancata ottemperanza da parte di Musk di fornire un rappresentante legale che risponda delle accuse rivolte a X per la diffusione di fake news ai fini di sobillare azioni destabilizzanti.
Il giudice si rifà in particolare al periodo pre-elettorale di ottobre 2022, quando fioccarono i post che incitavano al colpo di Stato se Bolsonaro non fosse stato confermato per il secondo mandato. All’inizio di gennaio 2023, subito dopo l’insediamento di Lula, migliaia di fan dell’ex presidente invasero la Praça Dos Três Poderes a Brasilia, dove si concentrano il palazzo dei Congressi, sede di Camera e Senato, la Suprema Corte Federale e il Planalto, sede della presidenza. I tre poteri: legislativo, giudiziario ed esecutivo. Gli uffici vennero devastati, rivendicando presunti brogli elettorali nel ballottaggio del 30 ottobre 2022 che decretò la vittoria di Lula.
In seguito a ciò de Moraes, in piena sintonia con Lula, iniziò una campagna di repressione a tamburo battente, con centinaia di arresti, migliaia di post rimossi sotto accusa di sedizione, rimozione totale dei vertici di polizia che avrebbero favorito i presunti golpisti e censure su articoli di media dell’opposizione. Fece scalpore allora quella attuata su un membro Stf, il giudice Aurélio Mello, il quale obiettò che Lula non fosse stato assolto dalle accuse che avevano portato alla sentenza di Curitiba, bensì che la stessa sia solo sospesa in attesa di un nuovo processo. Che ovviamente non si farà mai, essendo ora Lula protetto dal Foro Privilegiado, il tribunale speciale patrocinato da Stf.
Resta anche in dubbio il ruolo che possa avere avuto Musk in queste cospirazioni online, dal momento che egli finalizzò l’acquisto di Twitter il 27 ottobre 2022, mentre il ballottaggio avvenne solo tre giorni dopo e le accuse risalgono a quando Twitter era ancora sotto il controllo di Jack Dorsey.
Sta di fatto che in questo scontro tra titani (Stf in Brasile conta anche più dei presidenti in carica, mentre Elon Musk è uno dei potenti della Terra che qui controlla metà del traffico online con nomi celebri che scrivono su X), chi paga le peggiori conseguenze sono gli utenti. Come ha denunciato Glenn Greewald proprio su X, il blocco di Starlink danneggia le operazioni della polizia, degli ospedali, dei pompieri, e delle comunità indigene remote per le quali internet è essenziale. De Moraes viola anche l’articolo 220 della Costituzione Federale che vieta la censura “di natura politica, ideologica e artistica” sebbene, quando un post sconfina nell’odio, delle limitazioni siano dovute. Starlink Brasil ha richiesto al giudice Zanin di Stf lo sblocco degli account, ottenendo un secco rifiuto. Per ripicca Musk si è rifiutato di bloccare X presso Anatel (Agência Nacional de Telecomunicações), aggiungendo che continuerà a fornire il servizio Starlink gratuitamente.
Conclusioni
Il braccio di ferro tra Musk e il giudice a mio parere non durerà. Per come siamo messi oggi, con la comunicazione online che ha soppiantato quasi totalmente la stampa cartacea, relegando la stessa tv in secondo piano, il primo provider del Brasile ha il coltello dalla parte del manico. De Moraes è un arrogante, ma il tycoon Usa non è da meno, e i suoi soldi fanno la differenza.
Non è un problema solo per X: con la connessione Internet dimezzata, anche Facebook, Instagram e Whatsapp soffrono e l’influenza di Zuckerberg sui media e sui partiti a livello globale è anche più forte di Musk. Se il fondatore di Telegram Pavel Durov è stato arrestato in Francia, questo non succederà a loro due. Telegram sta anche pagando il fatto che il suo servizio di messaggeria è più criptato rispetto a WhatsApp, poiché Zuckerberg è parecchio sensibile alle pressioni dei potenti – soprattutto a quelle di Nsa e Cia – rispetto a Durov che anni fa aveva preferito chiudere il suo social russo piuttosto che consegnare i tabulati dei post degli oppositori di Putin. E poi volendo c’è Signal, che tutela la segretezza delle chat anche dal passaggio sul suo server.
Oggi la dipendenza da smartphone e social supera anche quella da cocaina ed eroina. E il volume di foto, video, informazioni che attraverso questi noi regaliamo quotidianamente ai giganti tech – Apple, Google o Meta che siano – è un patrimonio talmente appetibile per la loro clientela di agenzie pubblicitarie, banche e finanziarie, che ha reso ricchissimi i vari Elon Musk, Bill Gates, Mark Zuckerberg – al cui confronto i cinque miliardi di Durov sono spicci.
Per cui non c’è tempo per i litigi sulla libertà d’espressione di cui non frega nulla a politici e affaristi. Business must go on.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Atac per possibile pratica commerciale scorretta. L’istruttoria riguarda la qualità e la quantità dei servizi erogati nel triennio 2021-2023 rispetto a quanto previsto dal contratto di servizio con il Comune di Roma e prospettato ai consumatori anche attraverso la Carta della Qualità dei Servizi del Trasporto Pubblico. Lo comunica l'Antitrust in una nota.
In particolare, Atac avrebbe sistematicamente disatteso gli obiettivi relativi alla regolarità del servizio di trasporto di superficie e del trasporto metropolitana, ai presidi di sicurezza delle stazioni metropolitane, al funzionamento di ascensori, montascale e scale/tappeti mobili, nonché all’illuminazione delle stazioni della metropolitana.
A fronte del presunto mancato raggiungimento di questi obiettivi, Atac non sembrerebbe aver assunto misure correttive adeguate a colmare le ripetute carenze, né misure di adeguamento e/o di rimborso parziale delle tariffe applicate, in considerazione dei potenziali disagi arrecati ai consumatori. Ieri i funzionari dell’Autorità hanno svolto un’ispezione presso la sede della società Atac con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di finanza.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Se Cdu e Socialisti pensano di fare finta di niente, andando al governo confermando un inciucio fallimentare, non faranno il bene dell’Europa. Il voto di Afd, scelta da tantissimi giovani, è un voto di speranza, un voto che guarda al futuro. Per paura di Afd, la Cdu-Csu aveva espresso posizioni molto chiare che ora dovrà rimangiarsi per cercare un accordo con i Socialisti che, come un Pd qualunque, hanno straperso ma vogliono le poltrone come se nulla fosse. Per l’Europa sarebbe un pessimo segnale". Lo dice il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista a 'Libero'.
"Il cordone sanitario -aggiunge- non porta bene a chi lo fa, in Europa hanno tentato la stessa cosa contro la Lega e i nostri alleati, e hanno ottenuto che i Patrioti siano cresciuti in tutti i Paesi diventando terzo Gruppo a Bruxelles. Ormai Popolari e Socialisti sono chiusi in un bunker, perennemente sconfitti ma incapaci di vedere la realtà. Eppure continuo a sperare che le forze di centrodestra siano in grado di unirsi contro le sinistre, come da insegnamento di Silvio Berlusconi abbiamo il dovere di dialogare con tutte le forze alternative alle sinistre che spingono per l’immigrazione selvaggia, per la cancellazione delle nostre identità, della nostra agricoltura e del nostro lavoro".
Torino, 25 feb. (Adnkronos) - Oltre 100 persone indagate per traffico di stupefacenti e altri reati commessi all’interno delle carcerari. Una vasta operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Torino, insieme al Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria di Torino, è in corso da stamattina presto nelle province di Torino, Alessandria, Biella, Vercelli, Cuneo, Sassari, Savona Imperia e Modena, con perquisizioni sia in abitazioni che in istituti di pena.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
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Flavio Bacchetta
Reporter indipendente e fotografo
Mondo - 4 Settembre 2024
Brasile contro X, per me non durerà: Musk ha il coltello dalla parte del manico
A fine agosto, i giornali brasiliani escono in prima pagina con la notizia-bomba che il ministro del Supremo Tribunale Federale (Stf) Alexandre de Moraes ha ordinato la sospensione degli account di X, il social network ex Twitter, acquisito dal multimiliardario Elon Musk in ottobre 2022, che in Brasile conta circa 24 milioni di utenti. Per non farsi mancare niente, il giudice aveva già bloccato gli account di Starlink, il provider internet che SpaceX (entrambi di Musk) aveva lanciato nel 2019.
De Moraes rincara la dose, minacciando multe da 50.000 reais (oltre 8.000 dollari al cambio attuale) per coloro che scaricano la Vpn, un tunnel che collega i dispositivi a internet con icone di paesi differenti da quello reale, dove ci si collega ai fini di eludere intercettazioni e censure.
Se si considera che in Brasile il salario minimo mensile è R$ 1320, cioè 220 dollari, e che Starlink collega via satellite il 47% degli utenti registrati nel paese, si può facilmente dedurne che allo stato attuale la connessione internet è dimezzata. De Moraes ha giustificato i provvedimenti per la mancata ottemperanza da parte di Musk di fornire un rappresentante legale che risponda delle accuse rivolte a X per la diffusione di fake news ai fini di sobillare azioni destabilizzanti.
Il giudice si rifà in particolare al periodo pre-elettorale di ottobre 2022, quando fioccarono i post che incitavano al colpo di Stato se Bolsonaro non fosse stato confermato per il secondo mandato. All’inizio di gennaio 2023, subito dopo l’insediamento di Lula, migliaia di fan dell’ex presidente invasero la Praça Dos Três Poderes a Brasilia, dove si concentrano il palazzo dei Congressi, sede di Camera e Senato, la Suprema Corte Federale e il Planalto, sede della presidenza. I tre poteri: legislativo, giudiziario ed esecutivo. Gli uffici vennero devastati, rivendicando presunti brogli elettorali nel ballottaggio del 30 ottobre 2022 che decretò la vittoria di Lula.
In seguito a ciò de Moraes, in piena sintonia con Lula, iniziò una campagna di repressione a tamburo battente, con centinaia di arresti, migliaia di post rimossi sotto accusa di sedizione, rimozione totale dei vertici di polizia che avrebbero favorito i presunti golpisti e censure su articoli di media dell’opposizione. Fece scalpore allora quella attuata su un membro Stf, il giudice Aurélio Mello, il quale obiettò che Lula non fosse stato assolto dalle accuse che avevano portato alla sentenza di Curitiba, bensì che la stessa sia solo sospesa in attesa di un nuovo processo. Che ovviamente non si farà mai, essendo ora Lula protetto dal Foro Privilegiado, il tribunale speciale patrocinato da Stf.
Resta anche in dubbio il ruolo che possa avere avuto Musk in queste cospirazioni online, dal momento che egli finalizzò l’acquisto di Twitter il 27 ottobre 2022, mentre il ballottaggio avvenne solo tre giorni dopo e le accuse risalgono a quando Twitter era ancora sotto il controllo di Jack Dorsey.
Sta di fatto che in questo scontro tra titani (Stf in Brasile conta anche più dei presidenti in carica, mentre Elon Musk è uno dei potenti della Terra che qui controlla metà del traffico online con nomi celebri che scrivono su X), chi paga le peggiori conseguenze sono gli utenti. Come ha denunciato Glenn Greewald proprio su X, il blocco di Starlink danneggia le operazioni della polizia, degli ospedali, dei pompieri, e delle comunità indigene remote per le quali internet è essenziale. De Moraes viola anche l’articolo 220 della Costituzione Federale che vieta la censura “di natura politica, ideologica e artistica” sebbene, quando un post sconfina nell’odio, delle limitazioni siano dovute. Starlink Brasil ha richiesto al giudice Zanin di Stf lo sblocco degli account, ottenendo un secco rifiuto. Per ripicca Musk si è rifiutato di bloccare X presso Anatel (Agência Nacional de Telecomunicações), aggiungendo che continuerà a fornire il servizio Starlink gratuitamente.
Conclusioni
Il braccio di ferro tra Musk e il giudice a mio parere non durerà. Per come siamo messi oggi, con la comunicazione online che ha soppiantato quasi totalmente la stampa cartacea, relegando la stessa tv in secondo piano, il primo provider del Brasile ha il coltello dalla parte del manico. De Moraes è un arrogante, ma il tycoon Usa non è da meno, e i suoi soldi fanno la differenza.
Non è un problema solo per X: con la connessione Internet dimezzata, anche Facebook, Instagram e Whatsapp soffrono e l’influenza di Zuckerberg sui media e sui partiti a livello globale è anche più forte di Musk. Se il fondatore di Telegram Pavel Durov è stato arrestato in Francia, questo non succederà a loro due. Telegram sta anche pagando il fatto che il suo servizio di messaggeria è più criptato rispetto a WhatsApp, poiché Zuckerberg è parecchio sensibile alle pressioni dei potenti – soprattutto a quelle di Nsa e Cia – rispetto a Durov che anni fa aveva preferito chiudere il suo social russo piuttosto che consegnare i tabulati dei post degli oppositori di Putin. E poi volendo c’è Signal, che tutela la segretezza delle chat anche dal passaggio sul suo server.
Oggi la dipendenza da smartphone e social supera anche quella da cocaina ed eroina. E il volume di foto, video, informazioni che attraverso questi noi regaliamo quotidianamente ai giganti tech – Apple, Google o Meta che siano – è un patrimonio talmente appetibile per la loro clientela di agenzie pubblicitarie, banche e finanziarie, che ha reso ricchissimi i vari Elon Musk, Bill Gates, Mark Zuckerberg – al cui confronto i cinque miliardi di Durov sono spicci.
Per cui non c’è tempo per i litigi sulla libertà d’espressione di cui non frega nulla a politici e affaristi. Business must go on.
Foto © F. Bacchetta
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Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
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Roma, 25 feb. (Adnkronos) - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Atac per possibile pratica commerciale scorretta. L’istruttoria riguarda la qualità e la quantità dei servizi erogati nel triennio 2021-2023 rispetto a quanto previsto dal contratto di servizio con il Comune di Roma e prospettato ai consumatori anche attraverso la Carta della Qualità dei Servizi del Trasporto Pubblico. Lo comunica l'Antitrust in una nota.
In particolare, Atac avrebbe sistematicamente disatteso gli obiettivi relativi alla regolarità del servizio di trasporto di superficie e del trasporto metropolitana, ai presidi di sicurezza delle stazioni metropolitane, al funzionamento di ascensori, montascale e scale/tappeti mobili, nonché all’illuminazione delle stazioni della metropolitana.
A fronte del presunto mancato raggiungimento di questi obiettivi, Atac non sembrerebbe aver assunto misure correttive adeguate a colmare le ripetute carenze, né misure di adeguamento e/o di rimborso parziale delle tariffe applicate, in considerazione dei potenziali disagi arrecati ai consumatori. Ieri i funzionari dell’Autorità hanno svolto un’ispezione presso la sede della società Atac con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di finanza.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Se Cdu e Socialisti pensano di fare finta di niente, andando al governo confermando un inciucio fallimentare, non faranno il bene dell’Europa. Il voto di Afd, scelta da tantissimi giovani, è un voto di speranza, un voto che guarda al futuro. Per paura di Afd, la Cdu-Csu aveva espresso posizioni molto chiare che ora dovrà rimangiarsi per cercare un accordo con i Socialisti che, come un Pd qualunque, hanno straperso ma vogliono le poltrone come se nulla fosse. Per l’Europa sarebbe un pessimo segnale". Lo dice il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista a 'Libero'.
"Il cordone sanitario -aggiunge- non porta bene a chi lo fa, in Europa hanno tentato la stessa cosa contro la Lega e i nostri alleati, e hanno ottenuto che i Patrioti siano cresciuti in tutti i Paesi diventando terzo Gruppo a Bruxelles. Ormai Popolari e Socialisti sono chiusi in un bunker, perennemente sconfitti ma incapaci di vedere la realtà. Eppure continuo a sperare che le forze di centrodestra siano in grado di unirsi contro le sinistre, come da insegnamento di Silvio Berlusconi abbiamo il dovere di dialogare con tutte le forze alternative alle sinistre che spingono per l’immigrazione selvaggia, per la cancellazione delle nostre identità, della nostra agricoltura e del nostro lavoro".
Torino, 25 feb. (Adnkronos) - Oltre 100 persone indagate per traffico di stupefacenti e altri reati commessi all’interno delle carcerari. Una vasta operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Torino, insieme al Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria di Torino, è in corso da stamattina presto nelle province di Torino, Alessandria, Biella, Vercelli, Cuneo, Sassari, Savona Imperia e Modena, con perquisizioni sia in abitazioni che in istituti di pena.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.