Il 4 volte campione del mondo di boxe ha scoperto di avere presbiopia e ipermetropia: "Non riuscivo a leggere i testi piccoli dal cellulare e perdevo sempre i miei occhiali"
Ritrovarsi di fronte a decine e decine di persone per tenere un discorso in pubblico, tastare la giacca in cerca degli occhiali e scoprire di averli dimenticati. Potrebbe essere questa una delle paure più grandi di chiunque abbia problemi alla vista. E lo sa bene anche il pugile Ricky Hatton che, nonostante abbia vinto quattro volte i campionati mondiali di boxe, teme di ritrovarsi in una situazione simile.
“Quando ho compiuto 40 anni, la mia vista ha iniziato a peggiorare e ogni anno la situazione si è aggravata – ha spiegato Hatton al Daily Mail -. Stava ostacolando la mia vita: amo leggere discorsi motivazionali ai miei atleti. Ma vivevo con il terrore di trovarmi davanti a una sala piena di persone e di non poter dare un’occhiata ai miei appunti perché avevo dimenticato gli occhiali da lettura”.
“The Hitman”, così era soprannominato sul ring, ha appeso i guantoni al chiodo nel 2012 e, da allora, ha cominciato la sua carriera da allenatore e motivatore. E i problemi alla vista, dice Hatton, hanno seriamente ostacolato il suo nuovo ruolo nel panorama pugilistico mondiale. “Sono costantemente in movimento e al telefono per gestire gli impegni di lavoro. Tutti i miei messaggi e il mio calendario sono sul telefono. Ci sono anche i dettagli su dove combattono i ragazzi che alleno, i miei impegni per i discorsi dopocena e il mio lavoro di beneficenza”.
Un problema non di poco conto, quindi, per Hatton, che ha dovuto trovare un compromesso con la sua nuova condizione da ‘Nonno’, com’era stato soprannominato dai suoi amici. “Non mi dispiaceva, perché lo sono davvero – spiega l’ex pugile -. Ma ero preoccupato che stesse succedendo qualcosa di serio ai miei occhi“. Motivo per cui Hatton ha scelto di rivolgersi a un ottico, che gli ha diagnosticato la presbiopia (una problema legato all’età che rende complicato vedere le cose da vicino a causa dell’irrigidimento del cristallino). Una condizione assolutamente normale e facilmente risolvibile con dei semplici occhiali da lettura. Ma Hatton continuava a perderli. “Così ne ho comprati a decine, ma non riuscivo mai a trovarli quando ne avevo bisogno. E quelli economici della farmacia non erano fantastici”.
Certo di riuscire a trovare una soluzione più congeniale al suo annoso problema, Hatton si è rivolto a una clinica privata di Manchester. Qui, però, ha scoperto di avere l’ipermetropia, una condizione per la quale si ha difficoltà a mettere a fuoco oggetti vicini. Ed è proprio l’unione dei due difetti visivi ad aver reso così rapido il peggioramento della vista dell’ex pugile. “Le persone come Ricky che sono ipermetropi tendono a sperimentare la presbiopia molto prima nella vita – spiega Shafiq Rehman, l’oculista che lo ha trattato – Stanno bene nei loro anni dell’adolescenza, 20 e 30 anni, poiché la cornea ha molta flessibilità. Ma questa flessibilità diminuisce con l’età.”
La soluzione più idonea alla condizione di Hatton, secondo l’esperto, era quella di eseguire un intervento di sostituzione del cristallino. In questo modo, l’ex pugile è tornato rapidamente alla sua vecchia vita, quella in cui poteva tranquillamente tenere i suoi discorsi motivazionali senza la preoccupazione di avere con sé gli occhiali. “Dopo l’intervento non c’è stato nemmeno bisogno che rimanessi la notte – ricorda Hatton -. Pensavo di aver bisogno delle bende e, invece, ho visto il calcio in tv. Non c’era nessun disagio: vedevo solo un po’ sfocato”. Tutto come prima, dunque, per Ricky Hatton che, una volta guarito, si è dedicato a un’attività sicuramente noiosa ma necessaria: “Ho raccolto tutti i miei vecchi occhiali e li ho messi in un cassetto nel caso qualcuno ne avesse bisogno. E di sicuro quel qualcuno non ero io”, spiega l’ex pugile.
Ma non tutti sono stati d’accordo con la soluzione scelta per il caso di Hatton. Soprattutto tra gli esperti, spiega il Daily Mail, è normale credere che la sostituzione del cristallino sia una procedura da fare solo per la cataratta. “È una procedura invasiva e ci sono rischi come infezioni, anche se sono molto bassi – racconta David Garty, un chirurgo oftalmico con alle spalle oltre 17 mila interventi di sostituzione del cristallino -. La chirurgia della cataratta è l’operazione più comune al mondo ed è ultra-sicura, altamente sofisticata e molto prevedibile. Ma quando i pazienti si sottopongono a questo intervento per la presbiopia, stai operando su un occhio normale e questa è una cosa su cui devi riflettere seriamente”.