Viaggi

La Nuova Zelanda triplica la tassa d’ingresso: il costo sarà di 70 euro a persona. Gli operatori furiosi: “Intaccherà la nostra competitività”

Se i visitatori stranieri non sono contenti di questo aumento, i commercianti e gli operatori locali lo sono anche meno e protestano

Un viaggio in Nuova Zelanda? Da ora sarà più costoso. Questo perché il governo neozelandese ha deciso di aumentare le tariffe d’ingresso per i turisti. Si passerà così dai 35 dollari locali ai 100 (quasi 56 euro) per un soggiorno nel paese oceanico. A questi vanno aggiunti anche i costi relativi all’autorizzazione Eta, necessaria per entrare in Nuova Zelanda. La spesa totale, dunque, si aggirerà intorno ai 70 euro e varrà solo per il visto.

Paesaggi splendidi, flora e fauna spesso sconosciute per gli europei, percorsi per gli amanti del trekking. La Nuova Zelanda è sempre stata una delle mete più attraenti per i turisti, anche se dal 2019 vige una tassa d’ingresso di 35 dollari neozelandesi (poco meno di 20 euro). Una cifra che non accontenta più il governo neozelandese, tanto che ha deciso di triplicarla al fine di “garantire che i visitatori contribuiscano ai servizi pubblici e alle esperienze di alta qualità durante la visita”. La Nuova Zelanda, infatti, ha dovuto far fronte all’impatto di un turismo sempre maggiore e che grava sull’ambiente naturale e sulle infrastrutture del paese.

Ma se i visitatori stranieri non saranno contenti di questo aumento, i commercianti e gli operatori locali lo sono anche meno e protestano un eventuale scoraggiamento dei visitatori a fronte di questa decisione. “La ripresa del turismo della Nuova Zelanda sta restando indietro rispetto al resto del mondo, e questo intaccherà ulteriormente la nostra competitività globale”, spiega Rebecca Ingram, amministratore delegato dell’associazione dei commercianti.

A confermare questo disagio denunciato dagli operatori sono i dati forniti da Stats NZ, che mostrano le entrate per le esportazioni turistiche per l’anno fiscale terminato il 30 giugno. Queste sono state pari a 15 miliardi di dollari neozelandesi (circa 8,4 miliardi di euro), in calo del 5% rispetto ai numeri pre-pandemia. E anche i turisti sono in calo: i visitatori, riporta l’ufficio di presidenza, sono pari all’80% dei livelli precedenti la chiusura adottata per far fronte alla pandemia da Covid.

In aggiunta ai già annunciati aumenti dei costi della tassa d’ingresso, il governo di Wellington ha proposto di incrementare anche le tariffe per gli aeroporti regionali. “Un triplo colpo per il nostro settore – spiega l’amministratore delegato di NZAirports, Billie Moore -, cerchiamo di lavorare duro per la ripresa economica della Nuova Zelanda”.