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Madonna di Trevignano, Gisella Cardia non si presenta al raduno ma si collega in streaming: “La Madonna era vestita di bianco e piangeva”

La Madonna è afflitta per quello che ci sta accadendo. Ma ci rivedremo presto”, ha dichiarato Cardia in diretta su Youtube, davanti a una statua di Maria, un cero e un crocifisso appeso su un telo bianco

È finita un’era a Trevignano Romano. La vicenda della sedicente veggente Gisella Cardia e dei suoi raduni di preghiera al santuario abusivo sul lago di Bracciano sembra proprio essere giunta al termine, almeno per ora. Dal 2016 ad ora ogni 3 del mese un gruppo di fedeli si è sempre riunito a pregare con la “santona” ma ieri, 3 settembre, per la prima volta non c’è stato alcun appuntamento: incontro annullato, tutto rimandato via streaming. D’altra parte, nelle scorse settimane il Consiglio di Stato ha confermato l’ordine di rimozione dei manufatti abusivi che per anni hanno trasformato un’area protetta in un luogo di culto non autorizzato. Il terreno, teatro delle presunte apparizioni mariane, è stato sigillato dal Comune di Trevignano, e i lucchetti posti al cancello segnano la fine delle attività che richiamavano ogni mese centinaia di seguaci della Cardia.

Lei, Gisella, la veggente che dal 2016 sostiene di ricevere messaggi dalla Madonna, non si è comunque fermata: “La Madonna è afflitta per quello che ci sta accadendo. Ma ci rivedremo presto”, ha dichiarato Cardia in diretta su Youtube, davanti a una statua di Maria, un cero e un crocifisso appeso su un telo bianco, allestiti in un set temporaneo. “Oggi come sapete per vari motivi non siamo potuti essere sulla collina delle apparizioni. Ma siamo uniti nella preghiera”, ha continuato, rivolgendo un messaggio ai circa 1300 fedeli collegati in streaming.

Durante la cerimonia, Cardia ha affermato di aver avuto una nuova visione della Madonna, descrivendola vestita di bianco, con le braccia aperte e un’espressione triste. “Aveva una cinta dorata e scendevano le lacrime sul suo volto. Un messaggio di grande afflizione per quello che sta accadendo a noi”, ha raccontato, esortando i fedeli a rimanere uniti nella preghiera e a non essere “ipocriti”.

Il caso aveva sollevato non solo polemiche religiose, ma anche politiche ed economiche: la vicenda ha suscitato scalpore sin dal 2016, quando Cardia, di ritorno da un viaggio a Medjugorje, dichiarò che una statua della Madonna in suo possesso aveva iniziato a lacrimare. Da allora, ogni tre del mese, centinaia di persone si radunavano sul terreno, mai riconosciuto come luogo mistico dalla Chiesa cattolica, per ascoltare i messaggi divini di Cardia. Non solo: la fondazione “La Madonna di Trevignano Romano”, creata dalla stessa Cardia, avrebbe raccolto oltre 500.000 euro in donazioni spontanee, soprattutto dall’estero. Soldi che, ad oggi, non è chiaro come siano stati impiegati né da chi.