di Sabrina Rossi*

È, a mio avviso, assolutamente doveroso sconfessare quanto di più tragico l’attualità ci vuole propinare: bugie e pensieri tossici, privi di un fondamento scientifico e che non hanno alcuna prova di esistere. Scorrendo alcuni falsi, drammatici e tragici articoli di giornale è indispensabile sgombrare il campo da tutto ciò che potrebbe rendere il discorso fumoso, pertanto, sento l’esigenza e la responsabilità di dover sollevare critiche contro una cultura ingannevole che ci vuole far cadere nella cecità, nel vuoto e nella disperazione, non volendo riconoscere la malattia mentale di fronte a fatti e casi di tale inaudita efferatezza.

In situazioni così drammatiche, andare a ricercare un movente, una causa che possa, in qualche modo, chiarire le ragioni che spingono un ragazzo di 17 anni a compiere gesti di inconcepibile disumanità, oppure voler credere a questi “psichiatri” che ci insegnano che, in fondo in fondo, tutti siamo potenzialmente assassini, mi sembra assurdo e abbastanza grave.

Per questo motivo è per me fondamentale tirare in ballo il discorso di riconoscere la malattia mentale. Arrivare a vedere e a saper discernere la sanità dalla malattia. Discriminare una realtà mentale sana da una realtà mentale malata.

Per farlo bisogna ovviamente liberarsi ed abbandonare le false credenze, idee filosofiche o religiose che influenzano la società e che inquinano costantemente le nostre menti. Se ci pensiamo, per il corpo, per la realtà fisica, la malattia è conosciuta e conoscibile, ma questa connessione sembra difficile da pensare nei riguardi della mente che, tuttavia, allo stesso modo, si può ammalare.

È quindi, secondo me, essenziale ed urgente che cominci ad entrare nel pensiero comune l’idea che questa caratteristica universale in tutti gli esseri umani, che è la realtà mentale non cosciente, esiste davvero! Ed è possibile conoscerla e curarla esclusivamente attraverso un valido percorso di psicoterapia. Questo soprattutto per restituire a coloro che sperimentano un malessere o che, invece, sono caduti nella malattia mentale, una possibilità di cura per la guarigione dalla patologia.

Sfatiamo il mito dell’apparente normalità: “Il 17enne studia con profitto al liceo e gioca a pallavolo”, “Erano appena tornati dalla vacanza, erano una famiglia fantastica”.

In queste persone, che talvolta possono avere un rapporto ineccepibile e preciso con la realtà materiale, ad ammalarsi non è il piano del comportamento ma piuttosto questo pensiero senza coscienza che, ai limiti, può arrivare a casi di malattia mentale in cui ciò che si perde è proprio il rapporto con l’umano che giustifica, appunto, tali livelli di efferatezza. Tuttavia, c’è da sottolineare che ad uno sguardo più attento non sfuggono segnali e campanelli d’allarme che possono presagire l’insorgere di una patologia mentale.

È quindi indispensabile, io credo, definire in maniera scientifica la verità sulla realtà umana, rivendicando l’esistenza di una realtà non cosciente, attraverso pensieri nuovi che aumentano e approfondiscono la conoscenza e il sapere per gettare le basi di quello che sarà un nuovo patrimonio culturale.

* Psicologa e Psicoterapeuta in formazione

Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!
Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

All’overtourism nessun sindaco ha saputo dare risposte. L’Alto Adige prova a destagionalizzare

next
Articolo Successivo

A Los Angeles il festival del movimento Death Positive, per una percezione aperta della morte

next